Una mancata crescita tra 0,1% e 0,5% del Pil previsto per l’area metropolitana di Firenze: è questo l’impatto che il coronavirus avrà sull’economia del territorio secondo uno studio realizzato dall’Ufficio statistica e studi della Camera di commercio di Firenze che ha analizzato tre possibili scenari basati sull’evoluzione e sulla diffusione del virus.
Nella prima ipotesi quella più prudente si registra un ulteriore rallentamento delle esportazioni verso la Cina ed uno stop praticamente totale dell’arrivo dei turisti cinesi per un periodo di due-tre mesi. In questo quadro gli investimenti netti non subiscono variazioni, ma è previsto un leggero arretramento della dinamica dei consumi interni che provoca un rallentamento complessivo del Pil provinciale pari allo 0,1% – 0,2%: si passerebbe così da una crescita stimata del +0,6%, al +0,5% o +0,4%.
Nella seconda ipotesi, in cui l’Ufficio statistica ipotizza una moderata diffusione del Coronavirus ai Paesi vicini alla Cina, il risultato è un totale arresto del flusso turistico dalla stessa Cina e una significativa diminuzione anche di quello dal resto del mondo, con un rallentamento economico per la provincia di Firenze tra i 3 e i 4 decimi di punto percentuale che nelle previsioni porta il Pil a +0,2%.
Infine, lo scenario più pessimistico in cui si ipotizza una diffusione più ampia della malattia e un rallentamento del Pil mondiale: il prodotto interno lordo della provincia di Firenze arretra dello 0,5%, attestandosi a un modesto +0,1%.
Il presidente della Camera di commercio Leonardo Bassilichi evidenzia che “in termini assoluti la stima di crescita che viene meno è poco rilevante, ma il dato importante è che il negativo che c’è pesa tutto sul turismo, il problema sugli alberghi dunque è reale”.