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Coronavirus:Legambiente,no privatizzazione spiagge libere

 “Giù le mani dalle spiagge libere. Per la stagione balneare nessun cedimento alle loro privatizzazioni, sono beni comuni”.

Così, in una nota, Legambiente Toscana. “Occorre quindi garantire sia la possibilità di lavorare agli operatori turistici balneari, sia il libero accesso dei cittadini, a partire dai residenti, alle spiagge”, dichiarano Fausto Ferruzza e Umberto Mazzantini, rispettivamente presidente e responsabile mare di Legambiente Toscana. “Un ruolo importantissimo potranno svolgerlo le spiagge libere che andranno valorizzate e tutelate meglio, garantendo una loro fruizione rispettosa delle norme, sia sanitarie che ambientali. La pandemia ci ha fatto riscoprire il valore insopprimibiledella natura -continuano – e la fascia costiera va trattata per quello che è: una preziosa risorsa vivente, dotata di una sua peculiare capacità di carico e di un patrimonio naturalistico possibilmente da conoscere e salvaguardare”. Per Legambiente si tratta di una risorsa fragile che andrà tutelata grazie alla collaborazione attiva tra cittadini, enti locali ed enti parco e con una più attenta sorveglianza da parte degli enti preposti, a cominciare dalle capitanerie di porto e delle altre forze dell’ordine, cui devono essere forniti più finanziamenti, mezzi e personale per poter svolgere al meglio il loro compito. Da questo punto di vista, Legambiente Toscana rileva ancora come “ci sia bisogno di una visione unitaria delle nostre coste e delle nostre isole, che potrà essere realizzata solo attraverso una gestione integrata della fascia costiera, con un governo effettivo di questo bene comune che sussuma concessioni, spiagge libere, diporto, aree protette a terra e a mare, depurazione delle acque reflue e bonifiche in un unico progetto di fruizione sostenibile che, per avere efficacia deve essere almeno pensato a livello di distretti turistici: Maremma, Arcipelago Toscano, Costa Etrusca, Costa Apuo/versiliese”.

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