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ToscanaCharity🎧 "Corri per Michela": raccolti 3000 euro per Artemisia

🎧 “Corri per Michela”: raccolti 3000 euro per Artemisia

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🎧 "Corri per Michela": raccolti 3000 euro per Artemisia
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Una nuova edizione di “Corri per Michela”, l’iniziativa per ricordare Michela Noli, vittima di femminicidio nel 2016. Ai genitori di Michela sono arrivate più di 400 foto di persone che indossano la maglietta simbolo della corsa, mentre sono state raccolti più di 3000 euro in favore dell’associazione Artemisia.

Era il 15 maggio del 2016 e a Firenze, all’Isolotto per la precisione, si consumò uno di quei casi di femminicidio che non trovano una aggettivazione sufficiente per essere descritto. Michela Noli aveva 31 anni e faceva la hostess di terra a Peretola, l’aeroporto di Firenze. L’ex marito Mattia Di Teodoro infierì su di lei con 47 coltellate per poi suicidarsi.

La mattina aveva scritto: “Non sono malato come potreste credere, sono stato ferito… lasciato in un angolo… deriso… deluso. Io una come lei non la troverò mai più… Stasera la ucciderò e ucciderò anche me”. Alle 21:27 della sera del 15 maggio del 2016, era una domenica, Mattia manda un Sms ad un suo amico, e scrive: “l’ho ammazzata, addio”.

Da allora tutti gli anni i genitori di Michela Noli, Massimo e Paola Alberti, con i colleghi di Toscana Aeroporti organizzano una maratona. Per ricordare Michela, certamente, ma anche per contribuire alla sensibilizzazione sul tema del femminicidio e poi per fare qualcosa di concreto per contrastare il fenomeno, raccogliendo fondi per l’associazione Artemisia.

Per il secondo anno consecutivo però la maratona è solo virtuale. Ai genitori di Michela sono arrivate più di 400 foto da tutta Italia con persone che indossano la maglietta della maratona. Il 15 maggio alle 11:00 la premiazione delle associazioni che hanno raccolto più adesioni. Avverrà proprio al giardino di via Torcicoda, nel cuore dell’Isolotto, intitolato pochi mesi dopo la sua scomparsa, proprio a Michela.

Nel frattempo, dopo aver prodotto un kit per imparare a riconoscere i segni della violenza ed averlo distribuito in tante scuole ed aziende, i genitori di Michela si battono per una legge contro l’omissione di conoscenza. “Perché – ha detto ai nostri microfoni Paola Alberti – chi sa e tace è ugualmente colpevole”. Per questa edizione di “Corri per Michela” sono stati raccolti 3000 euro per l’associazione che si occupa di violenza contro le donne Artemisia.