Mar 15 Ott 2024
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ToscanaCronacaCorsi di nuoto solo per donne musulmane nel Valdarno

Corsi di nuoto solo per donne musulmane nel Valdarno

Per un’ora alla settimana la piscina di Figline Valdarno (Firenze) ospiterà corsi di nuoto aperti esclusivamente a donne musulmane.

Come riporta ‘La Nazione’, il martedì dalle 8,30 alle 9,30, l’impianto sarà riservato: nessun altro potrà entrare all’interno. A organizzare il corso è la Uisp di Firenze che da due anni ha in gestione la struttura comunale.

“Per il loro credo e le proprie usanze non potevano fare lezione di nuoto e questo non è giusto: abbiamo organizzato un corso che rispetti il loro diritto allo sport”, ha detto al quotidiano il presidente Marco Ceccantini. Una richiesta che è stata accolta “nel rispetto dei valori Uisp, che parlano di inclusione, integrazione e di parità di opportunità nel nome e attraverso lo sport”.

Per ora sono sette le donne iscritte, con due istruttrici, per le quali non è previsto alcun obbligo di vestiario.

Follia a Figline Valdarno” per i “corsi di nuoto per sole donne islamiche. È l’ennesimo caso di discriminazione ‘al contrario’: la piscina comunale per alcune ore del giorno sarà dedicata esclusivamente alle donne musulmane. Per la Lega si tratta di una proposta assolutamente incostituzionale e razzista da fermare in tutti i modi. Chiediamo al Pd toscano e al sindaco di fare un passo indietro, nel rispetto degli italiani e della nostra Costituzione”. Così il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti in una nota dedicata all’iniziativa Uisp nel comune della provincia di Firenze. “Questo non è un progetto di integrazione, è un progetto di segregazione che istituzionalizza l’apartheid per le donne musulmane. Una cosa orribile”, accusano l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi e la capogruppo in Consiglio regionale della Toscana Elena Meini secondo le quali “siamo di fronte all’ennesimo, orribile esempio di falsa integrazione, come è immediatamente evidente dal fatto, sbandierato, che ci saranno ‘solo istruttrici e vasche blindate’. Come si fa a parlare di ‘inclusione’ se i corsi sono ‘esclusivamente’ per donne musulmane?”.

Ceccardi e Meini criticano “le parole del presidente Uisp, siamo alla follia totale. Ceccantini, che è componente dell’assemblea metropolitana del Pd di Firenze, dice di ‘rispettare i diritti’: parla forse del diritto di buttare via secoli di conquiste civili femminili? Per non parlare dell’esempio che fa per giustificare l’ingiustificabile, ovvero che anche a Dubai si fa così. Davvero un modello da seguire, quello di una monarchia assoluta in cui vige la legge della Shari’a!”.

“La verità – concludono Ceccardi e Meini – è che sono gli stessi immigrati musulmani a volersi isolare dalla società in cui hanno scelto di vivere, perpetuando usi e costumi incompatibili con le conquiste faticosamente raggiunte dalle donne in Occidente. E il Pd è colpevolmente complice per biechi motivi elettorali di questo pericoloso arretramento subculturale”.

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