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Corsi di nuoto solo per donne musulmane nel Valdarno

Per un’ora alla settimana la piscina di Figline Valdarno (Firenze) ospiterà corsi di nuoto aperti esclusivamente a donne musulmane.

Come riporta ‘La Nazione’, il martedì dalle 8,30 alle 9,30, l’impianto sarà riservato: nessun altro potrà entrare all’interno. A organizzare il corso è la Uisp di Firenze che da due anni ha in gestione la struttura comunale.

“Per il loro credo e le proprie usanze non potevano fare lezione di nuoto e questo non è giusto: abbiamo organizzato un corso che rispetti il loro diritto allo sport”, ha detto al quotidiano il presidente Marco Ceccantini. Una richiesta che è stata accolta “nel rispetto dei valori Uisp, che parlano di inclusione, integrazione e di parità di opportunità nel nome e attraverso lo sport”.

Per ora sono sette le donne iscritte, con due istruttrici, per le quali non è previsto alcun obbligo di vestiario.

Follia a Figline Valdarno” per i “corsi di nuoto per sole donne islamiche. È l’ennesimo caso di discriminazione ‘al contrario’: la piscina comunale per alcune ore del giorno sarà dedicata esclusivamente alle donne musulmane. Per la Lega si tratta di una proposta assolutamente incostituzionale e razzista da fermare in tutti i modi. Chiediamo al Pd toscano e al sindaco di fare un passo indietro, nel rispetto degli italiani e della nostra Costituzione”. Così il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti in una nota dedicata all’iniziativa Uisp nel comune della provincia di Firenze. “Questo non è un progetto di integrazione, è un progetto di segregazione che istituzionalizza l’apartheid per le donne musulmane. Una cosa orribile”, accusano l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi e la capogruppo in Consiglio regionale della Toscana Elena Meini secondo le quali “siamo di fronte all’ennesimo, orribile esempio di falsa integrazione, come è immediatamente evidente dal fatto, sbandierato, che ci saranno ‘solo istruttrici e vasche blindate’. Come si fa a parlare di ‘inclusione’ se i corsi sono ‘esclusivamente’ per donne musulmane?”.

Ceccardi e Meini criticano “le parole del presidente Uisp, siamo alla follia totale. Ceccantini, che è componente dell’assemblea metropolitana del Pd di Firenze, dice di ‘rispettare i diritti’: parla forse del diritto di buttare via secoli di conquiste civili femminili? Per non parlare dell’esempio che fa per giustificare l’ingiustificabile, ovvero che anche a Dubai si fa così. Davvero un modello da seguire, quello di una monarchia assoluta in cui vige la legge della Shari’a!”.

“La verità – concludono Ceccardi e Meini – è che sono gli stessi immigrati musulmani a volersi isolare dalla società in cui hanno scelto di vivere, perpetuando usi e costumi incompatibili con le conquiste faticosamente raggiunte dalle donne in Occidente. E il Pd è colpevolmente complice per biechi motivi elettorali di questo pericoloso arretramento subculturale”.

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