Un corteo di un centinaio di mezzi pesanti sulla Fi-Pi-Li per ribadire la contrarietà verso una scelta ritenuta “ingiusta, penalizzante e discriminatoria”, quella del pedaggio che vorrebbe introdurre la Regione Toscana per i mezzi pesanti.
E’ quanto organizzato per oggi da Cna Fita Toscana, con il supporto di Cna Fita nazionale, per protestare contro il pedaggio selettivo in Fi-Pi-Li che colpirebbe i mezzi pesanti. Dopo il corteo, che, fa sapere Cna, ha provocato pochi disagi al traffico, si è svolta anche un’assemblea all’interporto merci di San Miniato, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Patrizio Ricci, presidente nazionale Unione Cna Fita; Mauro Concezzi responsabile nazionale Cna Fita; Michele Santoni, presidente Unione Cna Fita Toscana.
“Siamo stupiti da una iniziativa della Regione Toscana che sta valutando l’introduzione di un sistema di pagamento per la Fi-Pi-Li , una strada di competenza regionale, e per di più soltanto per i veicoli pesanti – afferma Ricci – . Un principio che, se passasse, potrebbe sancire una sorta di ritorno al feudalesimo dove ciascuno dei venti governatori delle regioni italiane potrebbe introdurre oneri, tasse e imposte a proprio piacimento”.
Per Santoni “la scelta di far pagare un pedaggio in Fi-Pi-Li solamente ad una categoria” è “ingiusta, discriminante e penalizzante per le nostre imprese”. Sull’ipotesi che il pagamento del pedaggio sia esteso anche ai Bus Ncc è intervenuto anche Riccardo Bolelli presidente nazionale e regionale Cna Ncc Bus dicendo che “siamo già abbastanza tartassati dai costi per entrare nelle città, dall’aumento dei carburanti e dalla diminuzione del lavoro dovuta alla pandemia. Far pagare il pedaggio ai bus turistici sarebbe un vero accanimento e non considera che le nostre aziende fanno un servizio alle persone che potremmo definire ‘sociale'”.
Ricordiamo che la scelta era stata presentata qualche mese fa dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. E subito non erano mancate le polemiche da parte della categoria.