Cortona on the Move è un festival di fotografia documentaristica contemporanea. Quest’anno, ottava edizione, racconta le donne che raccontano il mondo.
Cortona on the Move, ribattezzato adesso come va di moda con l’acronimo COTM, è un festival di fotografia che “racconta le storie del mondo in cui viviamo, e lo fa con il lavoro di artisti che usano il linguaggio di oggi”, come sostiene la direttrice artistica del festival, Arianna Rinaldo, che ha scelto di dedicare questa edizione del festival alle “donne che raccontano il mondo”.
Donne che sono autrici e protagoniste delle storie che Cortona on the Move vuole condividere. Storie che, sempre secondo Arianna Rinaldo, “mettono le donne in primo piano sul palcoscenico dello storytelling visivo oggi”.
Sono queste le parole d’ordine del festival, che come in passato porta a Cortona tanta fotografia: per le strade, in case, palazzi e altri luoghi abbandonati o chiusi, nel bellissimo museo cittadino, nella austera e selvaggia fortezza che domina il paese.
Cortona si è quindi riempita di immagini di donne che raccontano cosa voglia dire essere donna, sia nel primo mondo – occidentale, bianco e civilizzato, come fa Elinor Carucci (classe 1971, israeliana residente a New York) – che in quello di terre più o meno lontane, dove le femmine sono assoggettate in condizioni spesso borderline disumane, come fa Poulomi Basu (nata nel 1983 a Calcutta); oppure cosa voglia dire essere donna in Siria, o meglio essere donna siriana scappata in Giordania, come mostra con immagini e storie terrificanti che spezzano il cuore Tanya Habjouqa (nata ad Amman, classe 1975).
Non c’è solo questo, comunque. Cortona on the Move presenta anche fotografie di donne che raccontano uomini, di donne che raccontano popoli interi, e di altre donne ancora che raccontano follie collettive con progetti di reportage interessanti e creati con molta cura, molto tempo, grande dedizione e molta sensibilità.
Curiosi di saperne di più? Arrivederci alla prossima puntata!
Margherita Abbozzo (1, continua)
Tutte le immagini sono mie, a parte la prima, che è di Sanne De Wilde, dal progetto The Island of the colorblind; e l’ultima, che è di Tanya Habjouqa, dal progetto Tomorrow there will be apricots. Info pratiche sul Cortona on the Move qui