A Cortona on The Move, il festival di fotografia documentaristica aperto fino al 30 settembre 2018, due brave fotografe raccontano un’America che non ti aspetti.
Cortona on the Move è dedicato quest’anno alle fotografe donne, come abbiamo già visto. Il bello è che il festival presenta lavori perfettamente complementari tra di loro, come nel caso del lavoro di due fotografe che illustrano due Americhe totalmente diverse.
La prima è Allison Steward. Texana di Houston, classe 1968: Con Bug Out Bag: The commodification of American Fear esplora un elemento chiave della costruzione dell’identità americana. Ovvero sia, la paura. Michael Moore lo va dicendo e filmando da anni: per tenere sotto scacco i cittadini è molto utile alimentare in loro paure ad arte. La paura genera mostri, come si sa. Negli Stati Uniti, genera anche un fiorente mercato. Di cosa? Incredibile ma vero…di zaini per sopravvivere all’Apocalisse.
Non è uno scherzo. Esiste tutto un fiorente mercato di questi zaini o Bug Out Bags, ideati per contenere quello che può servire per mantenersi in vita 72 ore dopo Armageddon e avere il tempo di dare inizio a una nuova civiltà. Chi compra questi zaini? Un sacco di gente, sembra. Liberali, conservatori, atei, cattolici, evangelici, mormoni: c’è di tutto.
Allison Steward fotografa le loro conventions, i loro negozi e il contenuto dei loro zaini, personalizzato a seconda degli interessi di ognuno. C’è il soldato tutto coltellacci, pistole, torce, calzini e borraccie; e c’è l’animalista pieno di scatolette di cibo. Il più furbo di tutti? Un certo Mike, che ha messo via solo una bottiglia di Tequila e una confezione di Phenobarbital.
A una audience europea tutto questo sembra assurdo. Mentre sembra invece realissimo l’argomento del secondo lavoro. Di Carlotta Cardana, italiana residente a Londra, nata nel 1981, e anche lei ospitata alla Fortezza: Il suo The Red Road project è un lavoro molto forte e per me la star di questa edizione di Cortona on the Move.
Carlotta Cardana ha dedicato molto tempo e molta attenzione a questo lavoro, che nasce dalla collaborazione tra lei e Danielle Seewalker, Sioux e membro della Riserva di Standing Rock, nonché sua vecchia e cara amica. Insieme hanno viaggiato attraverso 12 stati americani, Carlotta fotografando e Danielle scrivendo. Il risultato è un lavoro articolato, complesso, e fenomenale.
The Red Road Project esplora il rapporto tra la cultura tradizionale dei nativi americani e l’identità delle popolazioni tribali odierne, sopravvissute a un vero e proprio genocidio culturale.
Se appaiono personaggi completamente assimilati, ve ne sono molti altri, e sono soprattutto donne, che lavorano a una grande e profonda resistenza.
E’ questa la ‘strada rossa’ del titolo. Un’espressione indiana che indica la direzione verso un cambiamento positivo, nonostante tutti i problemi del contesto nordamericano.
The Red Road Project mette in luce in maniera poetica, diretta ed estremamente efficace tutta la forza, la dignità e l’orgoglio di queste persone e di varie comunità indiane. Si rimane veramente colpiti da quanto si vede e si legge. Questa mostra da sola vale la visita a Cortona on the Move 2018. Le immagini, i testi e l’allestimento sono belli e pieni di una forza vitale davvero unica ed emozionante.
Margherita Abbozzo. (3, continua)
Credits per le immagini: Tutte le immagini degli allestimenti di Cortona on The Move 2018 sono mie. A parte quelle, le prime tre sono di Allison Steward, dal progetto Bug Out Bag: The commodification of American Fear; e tre sono quelle di Carlotta Cardana, più quella di copertina, tratte tutte da The Red Road Project.
Info pratiche su Cortona on the Move 2018 qui.