Covid: un giovane diciassettenne si sarebbe rivolto all’Associazione avvocati matrimonialisti della Toscana dopo aver chiesto aiuto ai professori di scuola perché i genitori sarebbero contrari a fargli fare il vaccino, mentre lui vorrebbe farlo.
“Non ci sono alternative. Se voglio tornare a uscire, divertirmi, viaggiare, ma anche semplicemente frequentare i miei amici in sicurezza, devo vaccinarmi”. Lo afferma un 17enne fiorentino, che si è rivolto all’Associazione avvocati matrimonialisti (Ami) della Toscana dopo che i suoi genitori gli avrebbero negato il consenso a ricevere il vaccino anti Covid.
“I miei genitori – racconta il minorenne – dicono che i vaccini non sono sicuri”. Il ragazzino si è rivolto all’associazione di matrimonialisti, che ha una convenzione con il ministero dell’Istruzione, attraverso la scuola che frequenta.
“Al momento – spiega l’avvocato Gianni Baldini, presidente dell’associazione – la causa non è partita e non è nemmeno detto che inizi”.
L’auspicio è quello di trovare una soluzione senza arrivare a coinvolgere il tribunale per i minorenni. “Ne parlerò con i genitori – afferma il legale – e cercherò di dissuaderli”.
Nell’ultimo periodo, in base ai dati raccolti dall’Ami Toscana, situazioni di questo tipo di sono moltiplicate. “Io stesso – racconta Baldini – ho un altro caso ad Arezzo. Un ragazzo di 16 anni che vuole vaccinarsi e ha un genitore favorevole e uno contrario”.
Rosa Angela Martucci Zecca è presidente dell’Associazione avvocati matrimonialisti (Ami) Puglia sezione distrettuale di Bari. “I minori devono sapere che è loro diritto decidere di vaccinarsi e ritengo che possano raggiungere tale obiettivo recandosi presso l’Ufficio Interventi Civili della Procura minorile che, in un verbale di ascolto, cristallizza la loro volontà consentendo alla Procura minorile di chiedere l’apertura di un procedimento presso il Tribunale per i Minorenni che, a sua volta, nominerà un curatore speciale che sosterrà l’istanza del minore”. Per un adolescente un ulteriore spazio di diritti è il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, al quale il ragazzo si può sempre rivolgere.