I dati sono stati illustrati, oltre che da Menesini anche dal presidente dell’ordine toscano degli psicologi Maria Antonietta Gulino, alla commissione istruzione, lavoro e formazione di Palazzo Vecchio. Il 33% degli studenti riporta anche una percezione di peggioramento delle condizioni economiche della famiglia causa pandemia
Il 60% degli studenti delle superiori risultano essere molto stressati a causa della
situazione determinata dall’emergenza Covid, e in parte anche dalla didattica a distanza. E’ quanto emerge da alcuni studi condotti presso l’Università di Firenze, dalle professoresse
Ersilia Menesini e Anna Laura Nocentini, su un campione di 200 studenti delle scuole superiori di Firenze.
I dati sono stati illustrati, oltre che da Menesini anche dal presidente dell’ordine toscano degli psicologi Maria Antonietta Gulino, alla commissione istruzione, lavoro e formazione di Palazzo Vecchio. Il 33% degli studenti riporta anche una percezione di peggioramento delle condizioni economiche della famiglia causa pandemia. Circa il 60% dei ragazzi si sono
definiti nervosi perché non sono riusciti a gestire la propria vita: tra le ragioni figura il mancato apprezzamento della didattica a distanza. Durante la commissione è stato ricordato che lo scorso 6 agosto ministero dell’Istruzione e Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi hanno sottoscritto un protocollo che prevede il coordinamento tra gli uffici scolastici regionali e l’ordine degli psicologi (recepito in Toscana il 9 ottobre) e invita i dirigenti scolastici a attivare bandi – e dunque poi sportelli – per favorire l’ascolto dei bisogni degli studenti, delle famiglie e del personale docente.
“La volontà di collaborare è massima – ha detto il presidente della commissione istruzione, lavoro e formazione di Palazzo Vecchio Laura Sparavigna (Pd) -. Partiamo dall’analisi della
realtà per produrre strategie comuni per la ripresa”.