Lo ha detto l’assessore toscano al diritto alla salute Simone Bezzini intervenuto nella commissione sanità del Consiglio regionale. Negli alberghi sanitari ci sono ad oggi 1000 posti disponibili e che sono cresciuti, da meno di 300 a 471, i posti di cure intermedie. Bezzini ha poi ricordato che in Toscana si fanno dai 18mila ai 22mila test al giorno.
“Il sistema della sanità toscana ha retto bene un’ondata che ha visto un indubbio momento di sofferenza, soprattutto nei giorni a cavallo tra ottobre e novembre” quando “i contagi sono cresciuti esponenzialmente e il sistema ha faticato a reggere l’urto, ma abbiamo recuperato. Sottolineo come attualmente il servizio sanitario regionale abbia in carico un totale di 100mila persone da gestire per il Covid, un numero che dà l’idea della situazione complessa da affrontare”. Lo ha detto l’assessore toscano al diritto alla salute Simone Bezzini intervenuto nella commissione sanità del Consiglio regionale. Bezzini ha poi ricordato che in Toscana si fanno dai 18mila ai 22mila test al giorno.
“Abbiamo inviato 8mila tamponi alle Rsa – ha detto – e il recente accordo con medici di base e pediatri consentirà di aumentare ulteriormente il numero quotidiano, rendendoci una delle regioni in Italia che effettuano più tamponi”. Per quanto riguarda il tracciamento, “con l’impennata dei contagi il sistema è entrato in sofferenza e siamo scesi sotto la soglia del 40%. Ma dal 24 ottobre abbiamo dato il via a tre centrali con 500 operatori e ad oggi siamo all’86% della capacità di tracciamento e stimiamo di tornare presto al 90%”.
L’assessore ha poi spiegato che negli alberghi sanitari ci sono ad oggi 1000 posti disponibili e che sono cresciuti, da meno di 300 a 471, i posti di cure intermedie. “Stiamo inoltre riorganizzando progressivamente la rete ospedaliera per gestire al meglio il flusso dei ricoveri – ha aggiunto – e abbiamo semplificato e velocizzato le procedure di assunzione del personale sanitario, lasciando con Estar un bando costantemente aperto per gli infermieri. Infine stiamo monitorando e individuando ulteriori spazi per fare fronte ad eventuali situazioni eccezionali di aumento dei casi”.