Covid e servizi: sono 530 gli autisti di Autolinee toscane, azienda che gestisce il trasporto pubblico su gomma in Toscana, malati o in quarantena.
Per questo At parla di “servizio a rischio”, preannunciando che il personale sara’ concentrato “sulle corse per gli istituti scolastici e pendolari”. “Su meno di 4mila autisti – afferma Gianni Bechelli, presidente di At – ben 530 ora non possono lavorare, un numero in costante aumento, giorno dopo giorno. E il problema non riguarda solo loro ma tutta l’attivita’ che sta dietro ai bus che portano i toscani al lavoro o a scuola, dalla manutenzione alle attivita’ di organizzazione fino alle biglietterie. Abbiamo chiesto ai nostri autisti e in generale a tutti i dipendenti, in questo periodo – prosegue Bechelli – sia di fare straordinari che di saltare le ferie, quando possibile e utile. Li ringraziamo per l’enorme impegno che stanno dando. Ma temiamo, purtroppo siamo quasi certi, che non sara’ abbastanza per garantire il servizio completo al ritorno dell’orario scolastico, con la riapertura delle scuole. Per questo, da giorni stiamo riorganizzando il servizio per poter garantire, dal 7 gennaio, le corse in orario scolastico e nelle ore di punta per i pendolari che vanno e tornano dal lavoro. Lanciamo un messaggio chiaro e trasparente: fuori da queste fasce e’ molto probabile che ci saranno meno bus in circolazione, sia in ambito urbano che extraurbano. Ci dispiace, faremo tutto il possibile, ma la situazione e’ di emergenza. Abbiamo avvisato ovviamente le istituzioni ma chiediamo ai media di far arrivare il messaggio: cerchiamo di fare tutto il possibile, ma non sara’ mai sufficiente, fino a quando questa ondata della pandemia non si fermera’”.
Autolinee Toscane sta anche cercando di accelerare la campagna di 200 assunzioni che ha lanciato qualche settimana fa, aprendo un portale per semplificare la selezione.