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Covid, Firenze: patto per gli affitti commerciali

Raduno Mugello

L'incontro in prefettura di stamani

L’accordo è stato firmato in Prefettura. Obiettivo: conciliare le esigenze della proprietà immobiliare con quelle di imprese, esercizi commerciali o artigianali per superare la crisi di liquidità in atto.

Contrastare le speculazioni e le infiltrazioni criminali in questa fase di crisi di liquidità, rafforzando il sostegno al tessuto produttivo, alla rete del commercio e alla piccola proprietà. E’ l’obiettivo che si è posto il prefetto di Firenze Laura Lega con l’innovativo protocollo stipulato oggi in videoconferenza a Palazzo Medici Riccardi.

L’accordo, che offre uno spazio di confronto per proprietari di immobili ad uso commerciale e conduttori nel quale rinegoziare i canoni di locazione, è stato sottoscritto tra la Prefettura di Firenze, la Città Metropolitana, il Comune di Firenze, la Camera di Commercio, l’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato Imprese, Cna, Confedilizia, Uppi-Unione piccoli proprietari immobiliari, ASPPI-Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari, APPC-Associazione piccoli proprietari case, Confabitare – Associazione proprietari immobiliari e OMI-Osservatorio mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

Un’iniziativa per salvaguardare il sistema economico del territorio, in crisi a causa della pandemia da Covid-19, e che si inserisce nel quadro delle numerose azioni di sostegno adottate dalla Prefettura di Firenze nelle ultime settimane. Il prolungato periodo di sospensione delle attività lavorative ha generato una crisi di liquidità che pone gran parte delle imprese e degli esercizi commerciali e artigianali in grave difficoltà, rendendo talvolta non sostenibile la ripresa lavorativa per l’eccessiva onerosità dei costi fissi (tra cui il canone di locazione rappresenta una delle voci più elevate), con la conseguente impossibilità di adempiere agli accordi stipulati in fasi antecedenti la pandemia. Una situazione che ricade anche sui proprietari immobiliari, a cui vengono meno fonti di reddito.

“Questo accordo, il primo del suo genere in Italia, offre uno strumento in più” – ha spiegato il prefetto Laura Lega – “che si inserisce in maniera integrata sul territorio metropolitano per fornire un sostegno concreto alle categorie economiche sotto stress. L’obiettivo è quello di tutelarle e di evitare che una crisi di liquidità possa trasformarsi in crisi economica strutturale, con il possibile insorgere di fenomeni infiltrativi e speculativi”.

Cosa prevede il protocollo? L’intesa, giunta alla fine di un lungo lavoro preparatorio, ha istituito un tavolo operativo, composto dai soggetti sottoscrittori, con il compito di elaborare le Linee Guida che offrono a locatari e proprietari la possibilità di rimodulare, in piena autonomia negoziale, i contratti di locazione in atto. Una sorta di vademecum che costituisce la cornice di riferimento entro cui le parti sono libere di riparametrare i canoni, caso per caso, prendendo in considerazione dati oggettivi, come la contrazione del fatturato o la riduzione della capacità reddituale, e concordando in autonomia tempi, modi ed entità della riduzione (con percentuali variabile che possono essere del 40% e anche oltre), sulla base delle indicazioni fornite da uno schema elaborato dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Firenze, allegato alle stesse Linee Guida..

In caso di mancato accordo, le parti possono rivolgersi agli organismi di conciliazione che operano in ambito metropolitano.

“Questo protocollo è uno strumento innovativo a livello nazionale – ha detto il sindaco Dario Nardella – che fornisce una cornice molto chiara di incentivi e di azioni che si possono realizzare per convincere il proprietario e l’affittuario a venirsi incontro in una situazione di grande difficoltà. In questo momento la disponibilità delle parti private a rinegoziare i contratti – ha aggiunto il sindaco – può essere la migliore soluzione per superare questa fase. Quello degli affitti commerciali è uno dei problemi più rilevanti che stiamo registrando come sindaci non solo a Firenze ma in tutti i centri storici delle grandi città italiane. Confido nella disponibilità dei proprietari anche al fine di evitare una catena di contenziosi legali che sarebbe un ulteriore danno”.

Un ruolo decisivo nella definizione ed attuazione di questo percorso, fornendo uno sforzo aggiuntivo, è stato svolto dalla Camera di commercio di Firenze. “Bene ha fatto la Prefettura a promuovere il protocollo sugli affitti commerciali che è una sorta di patto sociale trasversale, dal quale è possibile partire per immaginare un vero e proprio new deal della città”, ha detto il presidente Leonardo Bassilichi.

Nel corso della videoconferenza è stata inoltre tracciata la road map delle prossime settimane. E’ previsto che a breve si riunisca un tavolo metropolitano per offrire le Linee Guida agli altri comuni che potranno declinarle nei propri ambiti territoriali. E’ stata annunciata anche la possibilità di incontrare i principali proprietari immobiliari di Firenze a cui presentare questo percorso collaborativo che “ci auguriamo, ha sottolineato il prefetto Lega, abbia un effetto contagio”.

Il protocollo, aperto all’adesione di altri soggetti pubblici e privati, ha durata sino al termine della situazione emergenziale. E’ consultabile sul sito della Prefettura www.prefettura.it/firenze.

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