Lo prevede un’ordinanza del sindaco di Fucecchio (Firenze) Alessio Spinelli, allo scopo di contenere il rischio di assembramenti. Non si potranno consumare cibi o bevande in aree pubbliche. Previsto anche divieto stazionamento.
Chiusura dei parchi, divieto di consumare cibo o bevande in aree pubbliche e anche di
stazionarvi senza motivo. Lo prevede un’ordinanza del sindaco di Fucecchio (Firenze) Alessio Spinelli, allo scopo di contenere il rischio di assembramenti. Il primo cittadini fa sapere che la decisione è maturata a seguito del “mutato contesto epidemiologico all’interno del territorio comunale”, dove, “al pari dei comuni dell‘Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore, si registra un significativo incremento di diffusione del Covid”.
“Le disposizioni saranno in vigore fino al 21 marzo, a meno che non sia necessario prorogarle a causa del prolungarsi dell’emergenza covid.”Alla luce dell’aumento dei contagi e del propagarsi di nuove varianti del virus – spiega il sindaco – ho ritenuto indispensabile mettere in atto delle misure per contrastare e contenere il diffondersi del Covid”. Per Spinelli, anche a Fucecchio continuano a verificarsi diffusi fenomeni di assembramento di persone intente a consumare cibi e bevande ignorando pericolosamente tutte le regole di prevenzione e sicurezza, “questo comportamento mette gravemente a rischio la salute dei cittadini e io, come responsabile della salute pubblica sul territorio comunale, non posso non adottare provvedimenti specifici per tutelarla. Nelle ultime settimane abbiamo visto come in tutta la nostra zona il virus abbia ripreso a correre pericolosamente2.
“A Fucecchio -sottolinea il sindaco siamo arrivati a oltre 90 contagi settimanali quando nel mese di gennaio eravamo stabilmente intorno a quota 20. Questo si sta ripercuotendo in
modo molto grave sulle strutture sanitarie con un rapido incremento di ricoveri per covid , anche in terapia intensiva”.
sulla situazione Covid si è espresso in mattinata il Governatore della Regione Toscana Eugenio Giani. “La mia valutazione è che siamo di fronte a una situazione di preoccupazione, perché i contagi sono tanti e i ricoveri consistenti, però di sostanziale
stabilizzazione, quindi vedremo venerdì cosa succede per poter prendere provvedimenti” ha detto Giani.
“Nei primi due giorni di questa settimana, ieri e oggi abbiamo avuto 1000 contagi, nei primi due della settimana scorsa eravamo a 877 lunedì ma a 1056 il martedì, quindi siamo sostanzialmente sugli stessi numeri”, ha evidenziato Giani, che ha anche risposto a chi lo interpellava su una ipotesi di lockdown totale: “Nelle cose – ha detto – occorre sempre
buonsenso ed equilibrio, e le misure restrittive devono essere pari alla condizione di contagi, dell’occupazione degli ospedali. Non ci sono visioni ideologiche per affrontare la
situazione, ma visioni che nascono dai dati. Se i dati crescono ci saranno misure restrittive, se si stabilizzano o decrescono nei prossimi giorni, l’anno scorso fu il 20 marzo il giorno in cui si verificò l’aumento massimo dei contagi, a quel punto è bene giocare su un maggior equilibrio perché accanto all’emergenza sanitaria c’è un’emergenza sociale”.