Gio 19 Dic 2024
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ToscanaCovid-19Giani: da domani Toscana è gialla, ne esco vincitore

Giani: da domani Toscana è gialla, ne esco vincitore

Il Governatore della Toscana Giani: “è mancata a Roma la capacità di prendere decisioni politiche flessibili: il ministero è rimasto troppo rigido su regole che non tenevano conto del miglioramento dei dati”.

“Sono certo che se ci avessero concesso la zona gialla anche prima di Natale la situazione
sanitaria non sarebbe peggiorata, e al tempo stesso avremmo dato respiro alle categorie economiche”, “ma io ne esco vincitore: domani saremo zona gialla, e questo dimostra che la Toscana ha posto rimedio alle criticità che ci avevano penalizzato all’inizio” ha detto Giani.

Lo ha detto il governatore Eugenio Giani in una intervista a La Nazione sulla classificazione gialla della Toscana nelle misure antiCovid. Ricordando come fase complicata di inizio mandato “la questione della Toscana zona rossa”, Giani ha osservato che nelle attribuzioni di ‘colore’ “è mancata a Roma la capacità di prendere decisioni politiche flessibili: il ministero è rimasto troppo rigido su regole che non tenevano conto del miglioramento dei dati”.

Giani ha sottolineato che nel ritorno a zona gialla della Toscana “torno a fare appello al senso di responsabilità di tutti, specie dopo gli assembramenti di venerdì sera a Lucca e a
Livorno che rischiano di vanificare gli sforzi di tanti”.

“Voglio ricordare – ha aggiunto – che le misure messe in campo dalla Toscana si sono rivelate giuste, al punto che domani riapriamo le scuole superiori, un successo di cui vado
orgoglioso”. In un confronto con il protagonismo di altri presidenti di Regione tipo De Luca, Emiliano e Zaia, Giani, rivendicando il suo profilo basso, ha anche risposto che “in campagna elettorale mi rimproveravano di non avere l’attitudine dell’attore, del
grande comunicatore. Eppure: è un attore De Luca, è un attore a suo modo Emiliano. Io no. Io sono un buon amministratore. Ma dopo cento giorni le mie scelte si sono rivelate giuste. Le loro, a quanto pare, meno”.