Covid in Toscana: con la variante Omicron i contagi avanzano e anche se le terapie intensive restano sotto la prima soglia di guardia la Regione fa scattare lo stato di allerta del sistema sanitario. E si prepara nelle prossime settimane a raggiungere un potenziale di testing pari a 100 mila tamponi al giorno.
A fornire questi dettagli le audizioni in commissione Sanità, in Regione, dell’assessore al Diritto alla Salute, Simone Bezzini, e del direttore dell’assessorato, Federico Gelli. “Assistiamo a una situazione diversa rispetto a un anno fa- spiega Bezzini- quando i ricoveri in terapia intensiva erano 300. È certo però che se il contagio cresce esponenzialmente nell’ottica dei grandi numeri anche i ricoveri cresceranno, dunque è scattato lo stato di allerta del sistema sanitario regionale”. Significativo l’onere rappresentato dai no vax: in rianimazione su 10 ricoverati solo uno è un anziano fragile immunizzato, gli altri nove sono non vaccinati. Quanto al sistema di tracciamento il boom dei contagi l’ha messo in crisi, “ecco perché- aggiunge l’assessore- abbiamo deciso che i test antigenici positivi sono sufficienti per stabilire da subito l’isolamento”.
Bezzini si attende anche un aiuto dal governo, nei termini di un maggiore ricorso all’autocertificazione e alla digitalizzazione delle pratiche per gestire il sistema di testing. Alla stessa maniera la Regione prova a potenziare il proprio volume di fuoco, innalzando fino a quota 100 mila il numero di tamponi eseguibili a cadenza quotidiana in Toscana, come assicurato dal direttore Gelli che precisa che nei piani della Regione a fianco dei tamponi da laboratorio ci saranno gli antigenici rapidi nelle farmacie, ma anche nelle strutture private accreditate, nelle associazioni di volontariato e negli ambulatori dei medici famiglia.