E’ quanto scritto nella comunicazione, già consegnata ai consiglieri regionali, sulla situazione della sanità che l’assessore toscano al diritto alla salute Simone Bezzini farà in occasione della seduta straordinaria del Consiglio regionale il 2 novembre.
Un conto salato. E’ quello che si presenta alla regione Toscana dopo due anni di spese sanitarie per la gestione del covid. “Attualmente le proiezioni sull’intero anno dei costi finora sostenuti prefigurano per il 2021 un ammontare complessivo di costi lordi legati all’emergenza Covid di circa 640 mln. Tali costi Covid contribuiscono all’incremento complessivo della spesa 2021 rispetto al 2020 per 122 mln circa, ai quali vanno aggiunti 208 mln circa, legati prevalentemente al recupero dei volumi di attività ordinaria. Complessivamente quindi il differenziale atteso di spesa 2021 rispetto al 2020 è di 330 mln circa”. E’ quanto scritto nella comunicazione, già consegnata ai consiglieri regionali, sulla situazione della sanità che l’assessore toscano al diritto alla salute Simone Bezzini farà in occasione della seduta straordinaria del Consiglio regionale il 2 novembre.
Nel documento, della Giunta regionale, si legge anche che “l’incremento di risorse rispetto al 2020 ad oggi stanziato per il Ssn dallo Stato non appare sufficiente a sopperire ai fabbisogni”. Per il bilancio della sanità toscana è “dunque cruciale il problema della inadeguatezza delle risorse che lo Stato ha destinato per coprire i costi che la pandemia addossa ai sistema sanitario”, per questo la “Regione Toscana si sta facendo promotrice di un’azione delle Regioni nei conforti dello Stato diretta ad evidenziare al Governo i maggiori fabbisogni che stanno emergendo”. Se la richiesta venisse accolta, si spiega, “si potrebbe ipotizzare un’entrata nelle casse regionali stimabile tra i 100 e i 150 milioni”.
A questo si potrebbero aggiunge 150 milioni dalle Asl alle quali è stata data “una serie di indicazioni operative per il contenimento della spesa”. La Regione, si spiega ancora, “sta effettuando una ricognizione delle ulteriori risorse che possono essere destinate alla copertura dei maggiori costi che stanno gravando sul Ssn”. Tra queste ci sono 66 milioni resi disponibili “da altri capitoli del bilancio regionale”, 53 milioni “di contributi in conto capitale destinati a sostituire il finanziamento di investimenti già realizzati o in corso di realizzazione da parte delle aziende sanitarie”, e 70 milioni frutto della “rimodulazione” dei fondi nazionali “per l’estensione del sistema tranviario nell’area metropolitana fiorentina”.