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🎧 Cresce il terzo settore in Toscana: più 500 unità rispetto al 2019

terzo settore

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Il quarto rapporto sul terzo settore in Toscana, mostra con evidenza che nel 2020 il 57,5% delle organizzazioni di volontariato ha svolto attività in risposta all’emergenza, soprattutto per l’erogazione di beni e servizi di prima necessità.

Neanche la pandemia lo ha fermato. Cresce ancora il terzo settore in Toscana: sono oltre 7.300 le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le cooperative sociali attive alla fine del 2020, con un aumento di circa 500 unità rispetto alla fine del 2019. Si tratta di realtà che operano nei settori più diversi: dall’ambito sociale e sanitario a quello culturale, ricreativo, ambientale, sportivo.

In podcast l’intervista all’assessore regionale Serena Spinelli e al Presidente di Anci Toscana, Simone Gheri, a cura di Lorenzo Braccini. 

Durante la crisi pandemica, dunque, questo ambito virtuoso della società regionale ha saputo non solo fronteggiare le difficoltà e le chiusure, ma rendersi straordinariamente utile. E lo ha fatto sia con l’avamposto ‘ufficiale’ formato da questi 7.300 enti regolarmente censiti nei registri pubblici, e quindi strutturati, organizzati, e abilitati a rapportarsi con le istituzioni, sia con quell’universo non profit, formato da circa 27.000 realtà associative formali e informali che in Toscana mobilitano quasi mezzo milione di volontari.

I 7.320 enti del terzo settore presenti in Toscana nel 2020 sono suddivisi tra 3.299 organizzazioni di volontariato (pari al 45% del totale), 3.448 associazioni di promozione sociale (47,2), e 573 cooperative sociali (7,8). Tutti questi enti sono iscritti a registri pubblici e in particolare ora stanno confluendo nel cosiddetto Runts (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore).

Le organizzazioni di volontariato operano prevalentemente nei settore sanitario (33%) e sociale (31%) seguiti dai settori culturale (10%) e ambientale (8%). Le associazioni di promozione sociale sono attive principalmente nel settore culturale-educativo e di ricerca etica e spirituale (47%) seguiti da quello sociale (21%), sportivo-ricreativo (15%) e ambientale-turistico (10).

Gran parte delle cooperative sociali, infine, sono impegnate nel settore socio-sanitario e e educativo e nell’integrazione lavorativa di soggetti con disabilità. Questo terzo settore ‘formalizzato’ mostra una tendenza considerevole alla crescita: si è passati dalle 13 organizzazioni ogni 10.000 residenti del 2008 alle attuali 19,8. L’area della Toscana dove proporzionalmente è più elevata la presenza di enti del terzo settore è il Casentino (32 ogni 10.000 residenti), seguito da Firenze (28,6) e dalla Valle del Serchio (27,9).

Per questo rapporto hanno dato un contributo fondamentale Anci Toscana, Cesvot, Università di Firenze e Pisa, e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

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