Lun 23 Dic 2024
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ToscanaEconomiaCrisi economica: negozi città d'arte, sostegni su calo annuo fatturato

Crisi economica: negozi città d’arte, sostegni su calo annuo fatturato

Esercenti Roma, Milano, Venezia e Firenze a Draghi e Garavaglia per le tutele degli esercizi commerciali dei centri storici città d’arte

“È necessaria una maggior tutela per gli interessi di un ampio numero di aziende commerciali operanti nei centri storici delle città d’arte, che sono le eccellenze nei settori della moda, del gioiello, e dell’artigianato in genere e un’importante attrazione turistica del Paese”. Lo scrivono le associazioni degli operatori dei centri storici delle città d’arte (Via Condotti Roma, MonteNapoleone District Milano, Piazza San Marco Venezia, Ponte Vecchio Firenze) in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio e al Ministro del Turismo.

“Si tratta – sottolineano gli esercenti – di aziende che solitamente beneficiano dei medesimi flussi turistici che sostengono le attività ricettive e i pubblici esercizi, con i quali tra l’altro si sviluppano sinergie vitali. Il fatturato dei negozi dipende in media almeno per il 65/70% dagli acquisti dei turisti stranieri, soprattutto da quelli extra europei. La situazione riveniente dalla pandemia ha reso difficile la sopravvivenza di aziende storiche delle città d’arte che vivono prevalentemente di turismo. Molte aziende hanno già chiuso, altre – aggiungono – sono in procinto di chiudere nel perdurare di questa tragica situazione”. Le associazioni chiedono quindi “di prevedere nell’ambito del prossimo provvedimento un sostegno sulla base del calo annuo del fatturato e non mensile, e dei costi fissi annuali, considerato che il recente sostegno rapportato alla perdita di un mese non copre in molti casi neppure una mensilità del canone di locazione, vero tallone d’Achille per la maggior parte delle attività”. Il punto di partenza è la misura similare prevista dal “decreto Agosto” che a detta degli esercenti “potrebbe essere riproposta modificandone i termini, considerato che anche quella si è rivelata del tutto insufficiente”.