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🎧Crisi Ucraina: Pci chiede a Toscana di pronunciarsi contro allargamento NATO a est

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🎧Crisi Ucraina: Pci chiede a Toscana di pronunciarsi contro allargamento NATO a est
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Presidio organizzato dal Partito Comunista Italiano e dalla federazione giovanile comunista italiana della Toscana, davanti al Consiglio della Regione. Le due forze politiche chiedono attenzione per la crisi in Ucraina e che la Toscana si pronunci contro l’allargamento della Nato ad est e contro la persecuzione nelle regioni ucraine.

In presidio dalle 15 alle 19 sotto la sede del Consiglio Regionale della Toscana per chiedere che la Regione si pronunci in merito alla crisi che sta colpendo l’Ucraina, in seguito all’avanzata della Russia nei territori Luhansk e Donetsk.

La preoccupazione di una guerra in Europa ha spinto la mobilitazione. “In queste ore decine di migliaia di cittadini ucraini di lingua russa stanno cercando rifugio in Russia per evitare i bombardamenti – afferma Scardigli -. Con questo presidio chiediamo, al Consiglio Regionale della Toscana, che si pronunci contro l’allargamento della Nato ad est e contro la persecuzione dei comunisti in Ucraina”.

“Soltanto nella reciproca sicurezza e garantendo i diritti di tutti i popoli potrà esservi sicurezza e cooperazione in Europa”, affermano Pci e la federazione giovanile comunista italiana della Toscana.

“Da anni – proseguono – è in corso una guerra interna fra il governo golpista di Kiev e le autoproclamate repubbliche del Donbass, dove vivono le minoranze russofone. Ai cittadini ucraini di lingua russa viene perfino proibito di pubblicare giornali a diffusione nazionale che siano scritti nel loro idioma. Kiev nega qualsiasi autonomia regionale al Donbass, mentre miliziani e inermi cittadini di queste autoproclamate repubbliche popolari (di ispirazione comunista) vengono quotidianamente uccisi dai militari e dalle truppe speciali ucraine, composte in gran parte da fanatici neo nazisti. Un caso diverso dal Donbass è la Crimea.”

“Questa penisola è abitata quasi esclusivamente da russi ed ha fatto parte integrante della Russia fino al 1954. In quell’anno venne dichiarata repubblica autonoma nell’ambito della repubblica ucraina, che faceva parte dell’URSS. Crollata l’Unione Sovietica i cittadini della Crimea si sono sempre più orientati ad una riunificazione con la madrepatria, fino al referendum di qualche anno fa, che l’ha sancita. La Crimea è quindi legittimamente Russia a tutti gli effetti”.

Intanto, in queste ore, fuori dal Consiglio Regionale della Toscana è stata esposta la bandiera della pace.

In podcast l’invervista a  Sandro Scardigli della Segreteria regionale del Partito Comunista, a cura di Lorenzo Braccini.

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