Cristiano Chiarot ha scritto una lettera al sindaco di Firenze Dario Nardella riguardo al futuro del Maggio Musicale Fiorentino, una volta appurato che “con rammarico” come fanno sapere da Palazzo Vecchio, non sarĂ confermato nella carica di sovrintendente.
Questa la lettera di Cristiano Chiarot.
La scelta di venire a Firenze, al Maggio, è stata principalmente dettata dall’entusiasmo che due anni fa hai saputo trasmettermi. Entusiasmo e vicinanza che in tutto questo periodo non mi hai mai fatto mancare. I risultati che sono stati ottenuti li abbiamo potuti raggiungere perchè la nostra attivitĂ , le nostre scelte, erano oltre che condivise, supportate dalla tua stessa persona.
Sono stati due anni molto difficili – come tu del resto mi avevi prospettato – ma anche entusiasmanti perchè con tutti i lavoratori della Fondazione siamo riusciti a ricostruirci e a ritrovarci in un nostro ruolo e a iniziare a restituire al Maggio, con  il rinnovato progetto artistico, lo smalto, che ci attendevamo. Non abbiamo risolto, nè potevamo risolvere, tutti i problemi che lo affliggevano, a cominciare da quello del pesante debito che però, in virtĂą dell’importantissimo sostegno del Comune e della Regione, abbiamo iniziato ad aggredire.
L’equilibrio economico instaurato, l’apprezzamento avuto per la produzione artistica, sono stati gli obiettivi alla base del rilancio definitivo e del prestigio del Maggio, il fine al quale puntavamo e puntiamo tutti. Come ti è ben noto, il problema principale del futuro dsarĂ quello di una ricapitalizzazione della Fondazione, con lo scopo di attenuare gli effetti negativi del debito. E’ in questo contesto che sono venuto a maturare in me stesso la convinzione che ancora il Maggio deve avere al suo vertice il Sindaco della cittĂ .
Gli impegni che ci aspettano potranno essere assunti solo con una guida forte, appassionata, come quella che io ho potuto riscontrare in te in questi anni. E’ una mia opinione personale che collego alla certezza che in uno scenario in cui avvenga un cambiamento di governance non vi possano non essere delle opzioni conseguenti: una diversa situazione dev’essere collegata ad una diversa Sovrintendenza.
Ringraziandoti della fiducia che mi hai sempre dimostrato e che spero di averti sempre ricambiato, sono a comunicarti che non mi sento di riconferamrti l’accettazione del mio rinnovo dopo la scadenza del 28 luglio. Sono naturalmente a disposizione per un passaggio di consegne nei tempi e nei modi che il nuovo Consiglio di Indirizzo desidererĂ attuare.
Ti ringrazio per avermi dato in questi due anni la possibilitĂ di lavorare al Maggio e a Firenze dove ho conosciuto tante straordinarie persone, brave, appassionate.
Con il mio affettuoso saluto,
Viva il Maggio,
Cristiano Chiarot