Firenze, ‘Le Mura di Bergamo’ è stato il nuovo appuntamento con ‘Critico per un giorno’, l’iniziativa del Controradio Club e del Cinema La Compagnia, in cui socio del Controradio Club ha l’occasione di diventare ‘Critico per un giorno’ andando a vedere gratuitamente un film al Cinema La Compagnia, per poi recensirlo.
Presentato in anteprima al 73. Festival di Berlino il doc ‘Le Mura di Bergamo’ ripercorre la storia della città e il coraggio dei suoi abitanti nei primi mesi della pandemia di COVID-19 in Italia per tentare una connessione tra memoria e futuro.
Bergamo, la città simbolo dei primi mesi del contagio è raccontata attraverso immagini e le storie inedite di testimoni che hanno vissuto sulla propria pelle quel periodo drammatico.
Il protagonista di Le Mura di Bergamo è la città, un corpo sociale che, come ogni organismo vivente, è costituito innanzitutto dalle infinite connessioni tra le sue parti. Le parole, gli sguardi, i gesti, i silenzi che questa narrazione testimonia sono un tentativo di rendere conto di qualcuna di queste connessioni, con la speranza che, rendendole visibili, il racconto cinematografico possa contribuire a consolidarle.
Le recensioni:
La prima parte del documentario è una incredibile testimonianza di avvenimenti di cui ho letto e sentito parlare molto, ma che non avevo mai visto presentati in modo così diretto e personale. Le riprese all’interno degli ospedali e le interazioni del personale medico e dei volontari con i ricoverati sono forti, dirette, di alta qualità e di un dettaglio tale da farmi chiedere se quello che stavo vedendo fosse veramente un documentario. Mi ha colpito in particolare la ragazza che lavorava al centralino che si è ritrovata a dover spiegare alla maggior parte delle persone che chiamavano che la cosa migliore era tenere i malati in casa. La seconda parte del documentario segue un gruppo di persone nel lungo processo di elaborazione del lutto e recupero dello shock. L’ho trovato eccessivamente lungo e mi sono spesso trovato a disagio, come se stessi invadendo un’area troppo privata e riservata.
Molto belli ed emozionanti sono gli spezzoni dei filmati amatoriali di momenti felici nella vita di famiglie che intercalano le scene del film. (Ernesto)