Venerdì 18 gennaio, ore 21, il socio del Controradio Club ha l’occasione di diventare “Critico per un giorno” andando a vedere gratuitamente il film e poi commentando l’esperienza su Controradio.it e sui social!
M.I.A. – La cattiva ragazza della musica. (Steve Loveridge, 2018, Gran Bretagna/Usa/Sri Lanka, ’96). Che si ami o si odi, non c’è dubbio: M.I.A. è una fra le artiste più interessanti del panorama contemporaneo. La bad girl per eccellenza ha sempre avuto un solo desiderio: esprimersi. Nel documentario che ha stregato il Sundance Film Festival e la Berlinale, Stephen Loveridge racconta l’incredibile viaggio della piccola Maya, dall’infanzia nello Sri Lanka alla trasformazione nella popstar M.I.A., senza tralasciare i polveroni mediatici e le cause legali. Fra politica tamil, immigrazione, ingiurie e giacche fluo, è l’artista stessa a dipingere la sua favola con colori sgargianti, restando coerente con le sue tante contraddizioni.
‘Critico per un giorno’, è un progetto di ‘Cinema la Compagnia’ e ControradioClub, tramite il quale un gruppo di soci del Club, che si sono registrati all’evento, può assistere gratuitamente alle anteprime di film o di documentari selezionati in programmazione al Cinema La Compagnia, per poi essere intervistati da Gimmy Tranquillo e stilare una recensione che sarà poi pubblicata sui media di Controradio.
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Le recensioni:
Il film secondo me è stato molto interessante: prima di tutto per il modus operandi di MIA che fin da giovanissima documenta ciò che le accade nella vita, sia a livello personale/familiare che moderatamente sociale ovvero ciò che accade intorno a lei. In seguito “tesse” questi filmati intrecciandoli con altri, girati anche in varie parti del mondo, dandogli un nuovo senso. Un po’ quello che hanno fatto alcuni grandi scrittori, fra tutti mi viene in mente Italo Svevo ma come lui tanti altri.
Poi mi ha colpito molto la sua affermazione sulla ipocrisia dell’occidente, pronto a scandalizzarsi per un gesto come quello del dito medio alzato, praticamente un gioco da ragazzi, e per quello disposto a citarla in tribunale chiedendole danni di immagine, ma totalmente impermeabile alla tragedia dei tanti morti documentati con filmati dal vivo, VERI, non realizzati in studio ma filmati sul posto mentre l’assassinio accadeva. La riprova di questa ipocrisia è data dal fatto che mentre quei filmati VERI postati da MIA qualche tempo prima non avevano esordito alcuna reazione, il suo spot finto, fatto con ketchup al posto del sangue, ha fatto indignare l’opinione pubblica perché l’oggetto di questi crimini erano dei ragazzi dai capelli rossi invece che dei ragazzini meticci.
Anche la critica che le viene mossa dopo lo spettacolo con Madonna, verte sul fatto che lei che non è neppure inglese(!!!) sia stata chiamata per uno spettacolo al Super Bowl… Altra testimonianza di razzismo strisciante (e forse nemmeno tanto strisciante). Sicuramente un film da consigliare e da fare vedere. (Stefano)
Mi è piaciuta la convinzione e la decisione della ragazza di raccontare la verità su quel che.succedeva nel.suo paese. Il coraggio con cui denuncia al mondo la tragedia dello Sri Lanka. Il dito al pubblico americano è da applauso e incorniciare in una foto. (Andrea)