Crollo Firenze – continua la messa in sicurezza delle parti pericolanti nell’area del crollo di via Mariti, per permettere alle squadre USAR di proseguire le ricerche dell’ultimo operaio segnalato come disperso.
Continua la messa in sicurezza delle parti pericolanti nell’area del cantiere in via Mariti a Firenze per permettere ai Vigili del Fuoco di proseguire le ricerche dell’ultimo operaio segnalato come disperso dopo il crollo di venerdì mattina, con quattro operai morti e tre feriti. Nel terzo giorno di ricerche si continua a scandagliare l’edificio in costruzione nella parte venuta giù spezzando le vite di lavoratori in subappalto, per ritrovare il quinto corpo dell’ultimo operaio segnalato come operativo in quella parte di struttura al momento del cedimento a catena.
Dopo la giornata di lutto di ieri, oggi è stata la volta della visita della ministra del lavoro Calderone e degli impegni annunciati. ‘Più ispettori, più controlli, lotta al sommerso, più prevenzione’. Non c’è un impegno che oggi a Firenze non sia stato assunto, mentre ci si chiede come sia stato possibile andare avanti così fino a ieri, fino a quando altre vittime non si sono aggiunte alle morti bianche in un contesto nazionale in cui l’ultimo tavolo sulla sicurezza è stato convocato dal governo ormai sette mesi fa.
E nel giorno delle visite istituzionali, dei vertici in prefettura e dei proclami, sotto il cemento si continua a cercare, in una città ferita e arrabbiata. Davanti ai cancelli dell’area sotto sequestro oggi non solo fiori e pensieri per le vittime ma anche uno striscione che rivendica da sempre la volontà degli abitanti di un parco e non dell’ennesimo supermercato. Chissà quanto questa volta la voce dei cittadini verrà ascoltata e se inciderà.
Per realizzare il supermercato, “le procedure urbanistiche e edilizie sono tutte corrette” poi “per il futuro vedremo quali sono gli sviluppi delle indagini. Se ci sono da prendere decisioni le prenderemo. E’ un’area privata, di una proprietà privata e di norme che riguardano proprietà privata e lavoro dipendente di una committenza privata”.
Sono le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella che ha annunciato la costituzione di parte civile del Comune quando comincerà il processo.
In una domenica di rabbia, dolore e attesa allo stadio Castellani un minuto di silenzio prima del derby Empoli – Fiorentina in segno di lutto, “Basta morire sul lavoro, basta vittime innocenti” lo striscione degli ultrà dell’Empoli, ‘Morire sul lavoro non può essere accettato. Ma in nome del profitto tutto è giustificato – Basta’, quello della tifoseria della Fiorentina.