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🎧 Crollo Firenze, il procuratore Spiezia: “Da un primo sopralluogo emerse diverse criticità”

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🎧 Crollo Firenze, il procuratore Spiezia: "Da un primo sopralluogo emerse diverse criticità"
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Il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, lascia trapelare poche indiscrezioni sul procedimento penale seguito anche da altri due magistrati. Si stanno raccogliendo le fonti probatorie e in attesa di ricevere le prime comunicazioni formali da parte della polizia giudiziaria, Spiezia anticipa che l’area sarà sottoposta a sequestro dopo il recupero del corpo dell’ultimo operaio disperso sotto le macerie. Intanto, emergono “diverse criticità” da un primo sopralluogo nel cantiere.

“Il dato molto empirico che ci siamo fatti da un primo sopralluogo è che ci fossero diverse criticità in generale, ma non possiamo aggiungere nulla, non entro nel merito”. In un incontro con i giornalisti, il procuratore capo di Firenze Luigi Spiezia non si sbilancia, “tutto è prematuro”, ha ripetuto più volte nonostante poi, quelle “diverse criticità” siano già indicative del modus operandi delle ditte in subappalto dalla committente Esselunga all’interno del cantiere dove venerdì scorso hanno perso la vita quattro operai, mentre il corpo di un quinto deve essere ancora recuperato. Notizie date col contagocce ma da cui emerge anche la particolare complessità delle indagini sotto molteplici aspetti. E mentre vengono adottate iniziative per acquisire al procedimento gli elementi di prova, non solo documentali, per la ricostruzione dei fatti accaduti e accertare eventuali responsabilità, la Procura ha aperto subito un fascicolo, al momento contro ignoti, ipotizzando le fattispecie di reato di omicidio plurimo aggravato, commesso con violazioni delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, e di crollo colposo di costruzioni o quanto meno di sue parti (di cui agli artt. 110, 589 commi l, 2, 5 del c.p. e 434, 449 c.p., 110, 113 c.p.).

La procura di Firenze, “coglie l’occasione per esprimere la gratitudine di questo Ufficio a tutto il personale di Polizia intervenuto che sta lavorando con encomiabile dedizione ed ai Vigili del Fuoco, che stanno svolgendo la loro delicata attività di recupero dei corpi delle vittime e di messa in sicurezza del cantiere, senza soluzione di continuità”. La procura, prosegue Spiezia, “richiede la collaborazione di tutti affinché, una volta apposti i sigilli all’area in sequestro, ci si astenga da qualsiasi indebito accesso ai luoghi, sia per preservarne il loro stato in vista delle indagini tecniche, sia per evitare ulteriori incidenti, alla luce della instabilità delle strutture crollate e giacenti in sito”.

Da una prima ricostruzione della dinamica dell’incidente, “è risultato che nella parte di cantiere interessata dal crollo erano presenti otto lavoratori, operanti per tre imprese diverse”. L’area verrà sottoposta a sequestro all’esito del rinvenimento dell’ultimo soggetto disperso, di cui si può solo ipotizzare si tratti di Bouzekri Rachimi, 56 anni, marocchino, visto che sono ancora in corso le operazioni di identificazione dei corpi rinvenuti sotto le macerie. Corpi straziati che aspettano di essere abbinati al proprio nome dopo il rilievo delle impronte digitali e gli esami genetici richiesti. Si profila, inoltre, una condizione di irregolarità circa la presenza sul territorio nazionale per un paio di questi lavoratori. Altra questione riguarderà, poi, la verifica delle posizioni contrattuali. 

“Le indagini si profilano complesse sotto molteplici profili. Sono state prontamente adottate iniziative per acquisire al procedimento gli elementi di prova, non solo documentali, onde ricostruire i fatti accaduti ed accertare eventuali responsabilità”. Lo scrive la procura. “L’Ufficio – prosegue la nota – sta assicurando il coordinamento delle attività investigative svolte delle forze di polizia giudiziaria intervenute: Ausl Toscana Centro – Dipartimento della Prevenzione, Ufficio Ispettivo del Ministero del Lavoro, Polizia Scientifica, Squadra Mobile di Firenze, Polizia Postale, Polizia Municipale di Firenze. Quest’ultima sta assicurando altresì, con grande impiego di risorse, la costante vigilanza del cantiere e di tutta l’area, che verrà sottoposta a sequestro all’esito del rinvenimento  dell’ultimo soggetto disperso”.