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Crollo Genova: Renzi, creato gruppo avvocati contro fake news

“Sui social ci sono troppe FakeNews. Ci vorrebbe una commissione di inchiesta del Parlamento su questi temi. Ma ho come l’impressione che Salvini e Casaleggio abbiano molta paura che si indaghi su questi temi, chissà perché. Allora noi chiediamo a tutti di segnalare le FakeNews e la becera propaganda diffamante. Abbiamo creato un gruppo di avvocati: porteremo in Tribunale tutti, senza guardare in faccia nessuno. E segnaleremo all’Autorità delle Comunicazioni ogni singola fake news”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Matteo Renzi.

“Un Paese civile si unisce nel cordoglio. Il Governo ha scelto una strada diversa: attaccare le opposizioni. Io non ci sto. Non temo le bugie e i vigliacchi. Mi dispiace per chi sta zitto in disparte: chi tace oggi sara’ giudicato complice domani. Non e’ una #favoletta”. Lo dice il senatore del Pd, Matteo Renzi.

“Il ministro Toninelli è sparito, commissariato da Di Maio che tutte le sere è in tv, ovviamente senza contraddittorio, perché se fa un confronto con uno che conosce le carte è finito. Lanciamo un appello: Toninelli abbia il coraggio di venire in Aula la settimana prossima. Si interrompano le ferie, si riapra il Senato e Toninelli venga a dire SI o NO alla Gronda. Questo governo dice no a tutto: NoGronda, NoTav, NoVax, NoEuro, NoIlva. Venga in aula, Toninelli, e vediamo se ha qualche notizia intelligente da dare. Genova attende risposte”. Lo scrive sempre su Fb Matteo Renzi.

“Quando e perché è stata prorogata la concessione?”. In un lungo post in 5 punti  Renzi commenta il crollo del ponte Morandi alla luce delle polemiche. L’ex premier si sofferma in particolare sul caso della concessione: ”Nel 2017 seguendo le regole europee, dopo un confronto col commissario Ue Vestager (altro che leggina approvata di notte, è una procedura europea!), si è deciso di allungare la concessione di quattro anni, dal 2038 al 2042, in cambio di una fondamentale opera pubblica: la Gronda, l”opera che avrebbe decongestionato anche il ponte Morandi”. “Io ti allungo la concessione (che scadrebbe comunque tra più di vent’anni) e tu in cambio -spiega l’ex segretario del Pd- mi dai subito un”opera pubblica. Prorogare la concessione è stata una scelta del governo per avere subito l”opera pubblica che avrebbe decongestionato il traffico a Genova”. “Contro la Gronda erano i 5 Stelle che nel 2012 definitiva favoletta l’ipotesi del crollo del ponte, che nel 2014 con il genovese Beppe Grillo volevano bloccare la Gronda “anche usando l’Esercito” e che nel 2018 con Toninelli hanno proposto ancora di cancellare l’opera. La proroga tra vent’anni della concessione serviva a fare subito la Gronda. E Genova ha bisogno della Gronda, dei lavori sul Bisagno, del terzo valico, degli investimenti sul Porto: tutte opere finanziate nella scorsa legislatura”, conclude Renzi.

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