Cittadinanza e imprese ancora isolati dopo il crollo del ponte dell’8 aprile
“Sul territorio di Albiano Magra, nel comune di Aulla, abbiamo cittadini e imprese che di fatto sono ancora isolate dopo il crollo del ponte avvenuto l’8 aprile scorso. Non possiamo morire solo perchĂ© non ci chiamiamo Genova, perchĂ© la magistratura deve fare la sue legittime verifiche o perchĂ© i Ministeri non si parlano tra loro. La politica deve poter decidere e disporre, altrimenti la burocrazia ci uccide”. E’ quanto dichiata, in una nota, Matteo Venturi, presidente di Confindustria Massa Carrara a quasi otto mesi dal crollo del ponte sul fiume Magra.
Per Venturi “per le emergenze di questo genere serve una war-room, un’unitĂ di crisi sempre pronta e dedicata che intervenga il giorno dopo la catastrofe e goda delle piĂą ampie deleghe per mettere in condizioni un territorio di vivere. Non ha senso restituire a quel territorio un ponte quando le imprese non ci saranno piĂą perchĂ© saranno giĂ fallite ed i cittadini dimenticati a se’ stessi, oltre che isolati”.
L’11 novembre scorso, si ricorda, è stato nominato Fulvio Maria Soccodato come nuovo commissario straordinario per la ricostruzione del ponte. “Siamo arrivati dopo quasi otto mesi di immobilismo a nominare il secondo commissario dopo Enrico Rossi – commenta ancora Venturi – ma cosa è stato fatto in tutto questo tempo? Ad oggi risulta che sia in via di approvazione il progetto del ponte definitivo, che non sarĂ consegnato prima di circa due anni tra aggiudicazione ed esecuzione, lasciando cittadinanza ed imprese scollegate, questo conferma che viviamo in uno Stato che resta immobile, ingessato dalla burocrazia, mentre il paese reale muore”