“Siamo ancora qui perché dopo quasi un anno dall’evento drammatico non abbiamo avuto nessuna informazione neanche di iscrizione di un nome nel registro degli indagati”. Lo ha detto Paola Santantonio, legale della famiglia di Luigi Coclide, una delle vittime del crollo del cantiere di via Mariti.
Ho chiesto informazioni circa il deposito di una consulenza perché è stata nominata un equipe di esperti però finora non abbiamo informazioni sul deposito. Presuppongo sia stata depositata perché i termini sono scaduti ed è stata chiesta anche una proroga degli esperti comprensibilissima vista la complessità della vicenda, però tuttavia siamo in attesa di avere qualcosa, per dare qualche risposta a questi parenti della vittime che giustamente ci chiedono continuamente informazioni che noi non riusciamo a dare”.
“Al momento – aggiunge l’avvocato a margine della cerimonia per la raccolta fondi a favore dei familiari della vittime – il fascicolo è coperto dal segreto istruttorio e non possiamo avere informazioni”, sappiamo solo che “lo stato del procedimento è a ‘modello 44′ ovvero è ancora a carico di ignoti. E’ un po’ sconfortante”. Presente anche Alessandro Taddia, presidente di Taddia Group, associazione che si occupa di risarcimento danni da infortuni sul lavoro, con i legali del gruppo che rappresentano altre tre vittime: Taoufik Haidar, Mohamed El Ferhane e Bouzekri Rahimi. “La situazione delle indagini – spiega Taddia – fa sì che ancora il pubblico ministero non dia l’accesso agli atti perché sta ancora compiendo tutte le procedure che deve ovviamente compiere per cercare quale sia stato l’errore”. “Il committente sicuramente è stato una parte in causa però bisogna capire quale sia stata l’impresa e chi e cosa hanno commesso, quindi un errore sicuramente c’è stato da parte di chi tentava di costruire questo immobile”.
Parlando delle tempistiche, Taddia ha spiegato che “purtroppo saranno lunghe perché ci sono troppe persone coinvolte, quindi più imprese coinvolte fra appalti e subappalti, quindi sicuramente è una situazione un po’ più lunga del solito”.
Consegnato, nella sede della Misericordia di Firenze, il ricavato di una raccolta fondi avviata su iniziativa del Comune di Firenze e della stessa Misericordia per i familiari delle vittime del crollo del cantiere di via Mariti: la cifra raccolta è stata di 36mila euro. Presenti alla cerimonia la sindaca Sara Funaro, il Provveditore della Misericordia di Firenze Bernardo Basetti Sani Vettori, l’arcivescovo Gherardo Gambelli e anche l’imam Izzedin Elzir oltre a alcuni familiari delle cinque vittime e gli avvocati difensori, oltre a rappresentanti dei sindacati e Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei Consulenti del Lavoro. Quest’ultimi, è stato spiegato, si sono contraddistinti per una considerevole donazione, raccolta in occasione del Festival del Lavoro, la manifestazione che lo stesso Consiglio nazionale dell’Ordine e la sua Fondazione Studi ha organizzato a Firenze dal 16 a 18 maggio 2024 con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione, tra gli altri, sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.