“Non mettevo bocca sulle nomine nelle procure”. E’ quanto ha affermato dall’ex sottosegretario Luca Lotti, lasciando il tribunale di Roma, dove è stato ascoltato nell’ambito dell’udienza preliminare del caso Consip che lo vede imputato di favoreggiamento, parlando dello scandalo nomine al Csm.
“Ho letto sui giornali – ha aggiunto Lotti – che c’erano relazioni con la Procura di Roma, ma queste non ci sono mai state, tanto è vero che la richiesta di rinvio a giudizio nei miei confronti è stata fatta ed abbiamo iniziato l’udienza preliminare”.
“Ho già smentito nei giorni scorsi le ricostruzioni lette su questa vicenda: l’ho detto e scritto nei post in maniera chiara”, ha concluso Lotti.
“Escludo categoricamente” di aver parlato dell’inchiesta con l’allora amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni, “nel nostro incontro del 3 agosto 2016”, anche perché “non potevo riferire a Marroni ciò che non sapevo” ha aggiunto Lotti, ascoltato dal gup di Roma Clementina Forleo, nel corso dell’udienza preliminare. Nella scorsa udienza, il 28 maggio, Lotti aveva chiesto di poter rilasciare dichiarazioni spontanee e di essere interrogato. Nel dicembre 2018, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex ministro per il reato di favoreggiamento (in favore di Marroni) e l’archiviazione per il reato di rivelazione di segreti d’ufficio.