Con Beethoven si apre il concerto di domenica 24 marzo alle 21, che vede ospite il Cuarteto Quiroga, giovane e promettente quartetto spagnolo, ospite per la prima volta degli Amici della Musica di Firenze. Lunedì 25 il Calidore String Quartet,
Ancora con Beethoven si apre il concerto di domenica 24 marzo alle 21, che vede ospite il Cuarteto Quiroga, giovane e promettente quartetto spagnolo, ospite per la prima volta degli Amici della Musica di Firenze. La particolaritĂ di questo quartetto è il magnifico violino suonato da Cibrán Sierra, uno dei due violinisti del gruppo: questo incredibile strumento è stato realizzato dal liutaio Nicola Amati nel 1682, ed è appartenuto in passato a uno dei violinisti piĂą influenti della storia: Arnold RosĂ©, primo violino dell’Orchestra Filarmonica di Vienna ai tempi di Brahms e Mahler. Arnold RosĂ© fu anche violinista del quartetto RosĂ©, importantissimo a Vienna in quel tempo. Il Cuarteto Quiroga aprirĂ il concerto con il Quartetto n. 18 op. 5, composto da Beethoven fra il 1798 e il 1800. A seguire il secondo quartetto del compositore ungherese BĂ©la BartĂłk, vissuto fra il 1881 e il 1945. In chiusura, il primo quartetto del compositore argentino Alberto Ginastera, nato a Buenos Aires nel 1916 e morto a Ginevra nel 1983. Il suo quartetto, composto nel 1948, è ricco di sonoritĂ che richiamano il folklore argentino. Ascoltiamo il primo movimento, Allegro violento ed agitato. Teatro della Pergola – Saloncino ore 21
Lunedì 25 marzo alle 21 sarĂ la volta di un altro quartetto, il Calidore String Quartet, formazione americana, fra le giovani promesse della musica da camera mondiale. Oltre a un Quartetto di Beethoven e uno del compositore romantico Felix Mendelssohn, il Calidore String Quartet eseguirĂ i Cinque Pezzi op. 5 del compositore austriaco Anton Webern, vissuto fra il 1883 e il 1945. Webern è considerato uno dei padri della musica del secondo novecento: la sua attenzione a considerare il suono come il risultato della somma di diversi parametri (l’altezza, l’intensitĂ , il timbro, la durata) ha influenzato la ricerca musicale dei suoi predecessori e, in un certo senso, ha portato alla nascita della musica elettronica, quindi alla possibilitĂ di creare il suono artificialmente. Altro lavoro in programma è il Quartetto n. 1 di Leoš Janáček, compositore ceco vissuto fra il 1854 e il 1928. Janáček compone il suo Quartetto n. 1 nel 1924, ispirato dalla lettura del racconto La Sonata a Kreutzer di Tolstoj. Il racconto narra di come, durante un viaggio in treno, un passeggero condivida lo scompartimento con un uomo, Podnizicev, che gli rivela di avere ucciso la moglie, sospettandola di avere una relazione con un violinista che si faceva accompagnare dalla donna per eseguire la celebre Sonata a Kreutzer di Beethoven. Podnizicev era stato assolto per questo “delitto d’onore”, ma l’uxoricidio aveva completamente stravolto la sua vita, portandolo a considerazioni ciniche e nichiliste sul matrimonio, e a una generale agitazione e nevrosi nei confronti di ogni aspetto della vita. Non è mai stato chiaro se e quali legami biografici potessero esserci fra il racconto di Tolstoj e la vita di Janáček, che nel 1918 era arrivato a una sorta di divorzio dalla moglie Zdenka e, nel mentre, aveva maturato, nei confronti di una donna molto piĂą giovane di lui e sposata, Kamila StòsslovĂ , una passione che rimase, molto probabilmente, platonica, ma molto forte per gli anni a venire. Teatro della Pergola – Saloncino ore 21
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