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Curva Fiesole, duro attacco a Vlahovic e allo staff della Fiorentina

Curva Fiesole

Firenze, dopo l’ufficialità del passaggio di Dusan Vlahovic alla Juventus, e l’arrivo alla Fiorentina del brasiliano Arthur Cabral, compare sui social un duro comunicato del club della Curva Fiesole contro l’ormai ex centravanti gigliato e l’operato della società di Rocco Commisso.

Nel mirino, dei tifosi della Curva Fiesole, in particolar modo, finisce il dg Joe Barone. “E così siamo alle solite. Un altro piccolo uomo che se ne va nella squadra senza identità e appartenenza per antonomasia” – si legge nel testo – e “un’altra proprietà che dopo aver sbandierato l’amore per il “popolo viola” fa quello che hanno fatto i predecessori: vendere i nostri migliori giocatori ai rivali storici”.

Sostegno viene espresso alla squadra guidata da Vincenzo Italiano: “Avete dimostrato di avere gli attributi, siamo con voi. Altre battaglie ci aspettano magari per far rimpiangere a qualcuno di essersene andato di notte. Avanti Firenze!”.

Riportiamo il comunicato dell ‘Curva Fiesole in versione integrale:


Ecco siamo alle solite.
Un altro piccolo uomo senza palle, senza onore che se ne va nella squadra senza
Identità e appartenenza per antonomasia.
Un’altra proprietà che dopo aver sbandierato amore per il “popolo viola”,
fa quello che hanno fatto i loro predecessori: vendere i nostri migliori giocatori ai rivali storici.
Non ci stupiamo più di niente e non ci strapperemo certo i capelli per aver perso l’ennesimo buffone.
Ma una domanda vogliamo farla alla persona a cui l’intera comunità ha dato totale fiducia.
A lei Presidente. Cosa hanno raccontato per convincerla a fare una cosa del genere?
Lei che al Meyer aveva deciso di non vendere l’altro giocatore
ad un bimbo che glielo chiedeva.
Faccia i complimenti a Barone, che deve essere stato convincente raccontandole chissà cosa per farle fare un’operazione che si, avrà portato soldi, ma che le ha fatto perdere la faccia
di fronte a una città inter e non solo.
Com’è possibile che le abbia avallato la decisione di fare affari con chi rappresenta il male assoluto quel sistema che fino a ieri combatteva?
Pensavamo, orgogliosamente, di esserci lasciati alle spalle il periodo nero di plusvalenze ed affari con l’innominabile, per poi ripiombarci in un istante. Una città che aveva abbracciato in toto le sue battaglie, e che avrebbe continuato ad abbracciarle anche in futuro, si è sentita abbandonata e tradita.
Non sarà una caricatura anonima attaccata probabilmente sulle onde della delusione a poter
rappresentare il pensiero di Firenze, a meno che non sia questo ciò che vogliono farle credere.
Sarebbe stato più giusto che ad esser rappresentato su Ponte Vecchio, non fosse tanto lei bensì coloro che l’hanno spinta a prendere questa decisione, che ha, in maniera incontrovertibile,
riacutizzato il dolore di ferite mai risarcite.
Noi Rocco non tifiamo Fiorentina per i trofei o le vittorie.
La nostra vittoria più grande è e sarà sempre l’essere fiorentini, amiamo i nostri colori e amiamo la nostra identità di cui andiamo fieri e orgogliosi. Siamo stati al suo fianco in tutte le battaglie intraprese dallo stadio, al centro sportivo fino alla lotta per cambiare quel sistema che noi ormai conosciamo da decenni.
Non siamo disposti a veder calpestata la nostra passione. Soprattuto dall’ennesima operazione fatta dai suoi uomini di mercato che sinceramente ci sembra non rappresentino per niente il suo modo di vivere questa avventura insieme a noi.
L’attendiamo con ansia Presidente.
La Fiorentina e la sua gente hanno bisogno di Lei qui. Non noi, ma una città intera l’aspetta per capire.
L’ultimo messaggio vogliamo darlo alla squadra che è la cosa che in questo momento conta davvero.
Avete dimostrato di avere gli attributi, siamo con voi.
Altre battaglie ci aspettano magari per far rimpiangere
a qualcuno di essersene andato di notte come un codardo.

AVANTI CURVA FIESOLE!
AVANTI FIRENZE!


 

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