Al via da domani Pitti Filati 86: alla Fortezza da Basso di Firenze saranno 136 i marchi in mostra, di cui 19 provenienti dall’estero (Australia, Cina, Germania, Giappone, Mauritius, Perù, Regno Unito, Hong Kong,Romania, Svizzera eTurchia). La manifestazione, in programma fino al 24 gennaio, propone l’anteprima mondiale primavera/estate 2021 delle collezioni di filati per maglieria, con un allestimento ispirato al tema delle bandiere, come per gli altri saloni di Pitti, Uomo e Bimbo, appena conclusi.
‘Yarns United’ è il titolo del nuovo Spazio ricerca, in linea con il tema generale: come in un vero e proprio laboratorio di creatività, si osserverà il tema bandiera da sei angolazioni diverse: Orient (bandiere navali); Wave (bandiere che cambiano e si reinventano); Twinning (bandiere come segno di condivisione); Araldica (bandiere animate da figure mitiche e simboliche); The moon and the stars (i segni più ricorrenti sulle bandiere); Ong (le organizzazioni non governative che si occupano di diritti umani, salute, ambiente, infanzia).
La customizzazione applicata al mondo del lusso è al centro di CustomEasy, progetto giunto alla terza edizione che mostra una collezione unica di maglieria, frutto di una vera integrazione di filiera. Cresce l’area dedicata alla sostenibilità e alle sue molteplici sfaccettature, e torna il concorso Feel The Yarn con The Contest, evento dedicato agli aspiranti stilisti provenienti da una selezione delle migliori scuole internazionali.
Infine i maglifici di qualità sono protagonisti di KnitClub, l’area dedicata alla ricerca. Per domani poi in programma la sfilata dell’Accademia di costume e moda di Roma, con 8 collezioni di studenti del master in maglieria, creative knitwear design. In concomitanza con Pitti Filati si svolge come di consueto Vintage selection, mostra mercato di abiti e accessori vintage alla sua 35/a edizione.
Dopo due anni timidamente favorevoli per la filatura italiana (comprensiva della produzione di filati lanieri, cotonieri e linieri) il 2019 non si è rivelato un anno soddisfacente. Secondo le elaborazioni preliminari effettuate dal Centro studi di Confindustria Moda per Sistema moda Italia, diffuse alla vigilia di Pitti Filati al via da domani al 24 gennaio alla Fortezza da Basso di Firenze, il fatturato settoriale è stimato in flessione del 5,8%: scenderebbe sui 2.760 milioni di euro.
L’andamento negativo ha interessato sia la filatura laniera (comparto preponderante, con una quota di oltre l’80% sul fatturato totale) sia la filatura cotoniera mentre quella liniera vede confermare il trend positivo del 2018. Anche il valore della produzione è stimato in flessione rispetto ai livelli raggiunti nel 2018: -5,4%. Nel corso del 2019 la dinamica è stata negativa, per i due principali comparti e, quindi, per la filatura nel suo complesso, sia nel mercato estero sia in quello interno.
La filatura nel suo complesso assiste a un’inversione di tendenza, vedendo ritornare l’export in territorio negativo: in linea con quanto sperimentato nei dieci mesi, per le esportazioni annue si prevede una chiusura a -4,9%, dinamica che porterebbe il fatturato estero settoriale sugli 806 milioni di euro. Contestualmente, l’import dovrebbe archiviare un decremento stimato al -3,1%, per un ammontare complessivo di 857 milioni di euro. Anche per il mercato interno è prevista una flessione, nell’ordine del -4,5%, in linea con l’andamento sperimentato dalla filatura oltre confine.