La polizia di Milano ha arrestato in cooperazione con la Guardia Civil, 29 persone tra Italia e Spagna. Spacciavano cocaina in container pieni di frutta freschissima che rifornivano i mercati di Livorno e Milano.
Il paravento dei narcos italiani si chiamava “Tierra nuestra latina”, una società con sede a Barcellona e coltivazioni di ananas in Costa Rica. Da lì partivano, ma una volta ogni tre mesi tra i bancali veniva inserita la partita di cocaina colombiana.
L’indagine della Mobile è partita all’inizio dell’estate 2017 monitorando lo spaccio della cocaina al dettaglio nella piazza di Bonola, a Milano. Gli investigatori sono riusciti a risalire la filiera fino ad arrivare agli importatori. Per farlo hanno dovuto prima “spaccare” la piazza con una serie di arresti. Ciò ha costretto i pusher a comunicare ai clienti l’interruzione della vendita per due mesi e la successiva riapertura con l’offerta 2×1: due dosi al prezzo di uno.
Sono stati ricostruiti dalle intercettazioni due carichi da oltre 100 chili il 10 ottobre e il 7 dicembre 2017, mentre altri due sono stati seguiti in diretta: 101 chili il 27 marzo 2018 e 114 il giorno successivo. Questi ultimi due, sequestrati dagli agenti della Squadra mobile di Milano a Livorno, sul mercato al dettaglio avrebbero fruttato quasi 25 milioni di euro.
Gli agenti sono comunque riusciti a trovare e prendere la cocaina e hanno autorizzato lo sbarco della frutta, senza comunicare alla stampa la notizia. Ciò ha scatenato una serie di ipotesi e sospetti nell’organizzazione, che ha cercato il traditore che avrebbe tenuto per sé la partita.
Salvatore Ponzo ha tentato di rassicurare i sudamericani della totale estraneità degli italiani ma non è stato convincente: il 23 maggio due sicari lo hanno ucciso a colpi di mitraglietta mentre usciva dall’ambasciata italiana in Costa Rica assieme alla fidanzata.