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ToscanaAmbiente🎧 Dai Borghi alle nobili dimore: tornano le giornate del FAI

🎧 Dai Borghi alle nobili dimore: tornano le giornate del FAI

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🎧 Dai Borghi alle nobili dimore: tornano le giornate del FAI
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Si terrà anche in Toscana sabato 26 e domenica 27 il doppio appuntamento con le giornate di primavera del Fai, il Fondo per l’ambiente italiano.

Giunto alla trentesima edizione il tradizionale appuntamento consente ai visitatori interessati di vedere, accompagnati da esperti e dai volontari del Fondo alcuni dei più significativi esempi del vasto patrimonio architettonico e culturale del Paese. Grazie ai volontari delle delegazioni e dei gruppi FAI della regione, in tutte le province della Toscana verranno aperti oltre trenta luoghi preziosi, spesso inaccessibili o poco conosciuti, che in quell’occasione saranno visitabili con un contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.

Quest’anno il Fai, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.

Per vedere l’elenco completo dei luoghi aperti in Toscana, conoscere le modalità di partecipazione e prenotarsi occorre collegarsi a

fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=TOSCANA

“La scelta di tesori e itinerari curiosi e di qualità, capaci di coinvolgere l’attenzione di un pubblico attento e desideroso di conoscere, è del tutto condivisa dalla politica culturale della Regione – dice il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. “Lo testimonia ad esempio, lo sforzo che stiamo compiendo per restaurare e valorizzare la Villa Medicea di Careggi già patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, luogo di immenso valore storico-culturale e prima delle ville monumentali acquistate dalla famiglia Medici che nel prossimo futuro si candida a diventare sede dei capolavori degli Uffizi per il progetto Terre degli Uffizi. O ancora, il patrimonio rappresentato dalla galassia dei musei minori della Toscana, o dai borghi che riproducono veri e propri musei a cielo aperto. Sono convinto che operazioni come quella del FAI facciano solo bene al territorio, contribuendo alla crescita di una fruizione consapevole e sostenibile da parte di cittadini e turistiche scelgono forme di approccio diverso e più profondo”.

“Il nostro patrimonio di cultura e ambiente racconta chi siamo – dice la presidente Fai Toscana Rosita Galanti Balestri – e il nostro compito è trasmetterlo oggi alle generazioni future per diffondere la nostra identità di Paese, per riconoscersi tutti assieme come popolo. Oggi più che mai, in questo travagliato scenario con la tragedia che si sta consumando in Ucraina, sentiamo l’urgenza di questo impegno. La conservazione e la tutela del nostro patrimonio culturale acquistano ancora più significato. Aprire le porte alla Bellezza come facciamo con le Giornate Fai di Primavera ha alto valore educativo e formativo nel rispetto della memoria e della cultura tradizionale, ma anche dei nuovi scenari, tecnologici e scientifici. Voglio salutare il fecondo rapporto con la Regione Toscana ringraziando il presidente Giani e tutti coloro che hanno lavorato con il Fai. Per noi questa collaborazione è preziosa e ci sprona ad un rinnovato impegno. I beni che apriamo al pubblico nelle Giornate Fai di Primavera sono beni pubblici e privati, ma soprattutto sono della collettività, delle comunità in cui viviamo e lavoriamo. Insieme, Regione Toscana e Fai siamo impegnati per il bene comune, per la promozione e la tutela del nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico”.