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Dal 1 luglio riapre primo piano Galleria Accademia

Un anno di successi per la Galleria dell’Accademia di Firenze: bilancio del 2023 e previsioni per il 2024 del museo

Foto di archivio

Musei: riapre primo piano Galleria dell’Accademia di Firenze. A Pisa approvato progetto per recupero Mura limitrofe al Giardino Scotto: investimento da 800 mila euro

Nonostante gli allarmi sulla cosiddetta ‘variante delta’ anche il mondo museale si avvia ad una completa normalità.  La Galleria dell’Accademia di Firenze riapre così al pubblico dal 1 luglio le sale al primo piano con un nuovo impianto di climatizzazione.

Si riannette, dunque, al percorso espositivo una parte molto importante delle collezioni del museo. In questa sezione i visitatori potranno ammirare il Tardogotico fiorentino con maestri come Giovanni del Biondo, Lorenzo di Bicci, Mariotto di Nardo, Niccolò di Pietro Gerini, Giovanni Dal Ponte, Spinello Aretino e altri ancora che restituiscono il clima e la pittura tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento. Una sala è dedicata a Lorenzo Monaco, artista che grazie al suo uso del colore ha influenzato molti dei pittori del primo Rinascimento fiorentino.

E qui spicca, in particolare, l’Orazione nell’Orto o l’Annunciazione tra i più grandi capolavori tardogotici. Nella prima sala è conservata, invece, un’importante collezione di icone bizantine tra cui la così detta “Madonna della Passione” (1450-1460 c.) del cretese Andreas Ritzos. Dal 6 luglio la Galleria dell’Accademia di Firenze sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica, con orario 9-18:45. Dall’8 luglio al 19 agosto, tutti i giovedì sarà possibile visitare la Galleria anche la sera, fino alle 22 (ultimo ingresso ore 21.30).

Intanto a Pisa è stato approvato il progetto esecutivo per il recupero delle mura urbane limitrofe al Giardino Scotto a Pisa. L’intervento prevede la riqualificazione del tratto compreso tra la Torre di Sant’Antonio ed il Bastione Sangallo. Dalla Torre di Sant’Antonio verrà inoltre realizzato un punto di salita sulle mura che consentirà di accedere al camminamento in quota (galleria e parapetto) e rappresenterà il punto iniziale o finale del percorso perimetrale esistente.

Il costo dell’intervento è di 798mila euro, di cui circa 84mila di contributo regionale. La parte restante verrà invece finanziata dal Comune di Pisa attraverso un mutuo da contrarre con Cassa depositi e prestiti. Nelle prossime settimane verranno avviate le procedure di gara per affidare i lavori che partiranno nel 2022 e avranno una durata complessiva stimata di circa un anno. “Il progetto prevede il restauro di una porzione di mura urbane situata in una zona di particolare pregio, sia dal punto di vista monumentale che paesaggistico – spiega il sindaco Michele Conti -. Con questo intervento miriamo in particolare a recuperare una parte importante e abbandonata da circa due secoli di un monumento che caratterizza la nostra città, garantendone la fruibilità attraverso l’apertura di camminamenti in quota che si svilupperanno per circa 460 metri complessivi, inseriti nel sistema di percorsi murari già esistenti”.

L’intervento prevede nel dettaglio: il restauro e consolidamento delle strutture murarie esistenti; la ricostruzione con strutture in legno della parte superiore della torre di S. Antonio per permettere l’accesso a due percorsi in quota: uno posto sulla sommità a circa 10 metri di altezza, l’altro, posto ad una quota di 6,25 mt, si sviluppa in una galleria con volta a botte; il restauro conservativo della sommità dalla Torre di Santa Barbara, con la messa in sicurezza della scala di accesso alla garitta.

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