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🎧 Ddl Zan: faccia a faccia a Controradio

prato riconoscimento

Foto di repertorio

Faccia a faccia sulle nostre frequenze sul Ddl Zan tra i consiglieri regionali Alessandro Pescini del Partito democratico e Diego Petrucci di Fratelli d’Italia.

I consiglieri regionali Pescini e Petrucci, del Pd il primo, di Fratelli d’Italia il secondo, si sono confrontati sul Ddl Zan, giunto ad una fase decisiva. Il Senato ha infatti respinto martedì scorso, il 13 luglio 2021, le pregiudiziali di costituzionalità: i contrari sono stati 136 e favorevoli 124. Sul filo di seta invece quanto accaduto il giorno dopo, dove, sempre il Senato ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da Forza Italia e dalla Lega: qui i contrari sono stati 136 e i favorevoli 135.

Un solo voto di differenza, dunque, per garantire la prosecuzione dell’iter parlamentare per trasformare in legge quanto proposto dall’onorevole Zan, del Partito democratico. Polemiche sulle assenze al voto: mercoledì mancavano quattro leghisti e tre di Forza Italia, mentre nel campo favorevole al Ddl Zan molti assenti tra i rappresentanti del Movimento 5 stelle.

Ricordiamo che stiamo parlando di un disegno di legge contro l’omotransfobia, che dovrà servire a punire chi istiga e compie atti di discriminazione “fondati sul sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità”, oltre che per motivi razziali, etnici o religiosi. Questo disegno di legge porta come prima firma quella del deputato Alessandro Zan ed passato alla Camera lo scorso 4 novembre, quando c’era ancora Conte Presidente del Consiglio dei Ministri.

Ora il testo, composto da dieci articoli, è in discussione al Senato. E su questa discussione abbiamo sentito le opinioni – opposte – di due esponenti del Consiglio regionale della Toscana. Per Massimiliano Pescini (Pd), si tratta di una legge utile, giusta, necessaria, che va a rendere più efficaci le leggi attuali per contrastare fenomeni di odio e discriminazione. Per Diego Petrucci (FdI) invece si tratta di una legge che Pd usa per farsi perdonare di essere al governo con Draghi e Salvini e che niente cambia rispetto alle leggi già vigenti in materia.

In Podcast è possibile ascoltare il confronto radiofonico.

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