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Decreto Sicurezza: Nardini, “orgogliosa scelta Rossi del ricorso a Consulta”

nardini

“La Regione Toscana si appresta a fare ricorso alla Corte Costituzionale contro il Decreto sicurezza. Sono orgogliosa di questa scelta annunciata dal presidente Rossi. Ritengo che sia assolutamente necessario combattere contro il cinismo e la disumanità di questa norma, che aumenta le difficoltà nell’integrazione e i problemi nella gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico”. Lo ha detto la consigliera regionale Alessandra Nardini commentando la decisione del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi di presentare ricorso formale alla Corte Costituzionale rispetto al decreto sicurezza.

“È per questo che vari sindaci italiani hanno dichiarato la propria disobbedienza civile alla legge, richiamando al rispetto della dignità di ogni persona e nell’interesse delle città che
rappresentano – ha continuato -. Tutti i sindaci della Toscana che credono nei principi e nei valori della nostra Costituzione si uniscano alla battaglia della Regione contro questo Decreto controproducente e contrario ai diritti umani, firmato dal ‘Ministro delle ruspe’ che vuole creare nel Paese più divisione e più disordine sociale per poter continuare a vivere sulla stessa propaganda di odio grazie alla quale ha costruito la sua fortuna”.

“Ringrazio chi, amministratori e cittadini, già in queste ore, sta dimostrando apprezzamento e pieno sostegno all’azione della Regione. Sono contenta che a questa battaglia si siano uniti i sindaci dell’Unione Valdera, e mi auguro che in provincia di Pisa solo Ceccardi e Conti si rendano protagonisti, invece, della vergognosa difesa salviniana”. “La Toscana sta reagendo e presto avrà una legge, che spero venga approvata in Consiglio regionale, che tutela i diritti della persona umana, a prescindere dalla cittadinanza: diritti per tutti ad essere curati, ad avere una dimora, un’alimentazione adeguata e ad avere un’istruzione. Ministro Salvini, sindaca Ceccardi e sindaco Conti fatevene una ragione: noi, a differenza di voi, continueremo a non discriminare e a non lasciare indietro nessuno. Prima chi ha bisogno, da sempre conosciamo solo questo motto e ne siamo anche molto orgogliosi”, ha concluso Nardini.

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