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🎧 Del Re fuori dalla giunta, Nardella si attribuisce le sue deleghe

Del Re

Firenze, Nardella “Ho preso una decisione molto difficile e sofferta dopo quel che è successo a proposito delle dichiarazioni rese da Cecilia Del Re sul passaggio della tramvia al Duomo. Ho appena firmato il decreto di revoca delle deleghe che mi attribuirò”.

Con queste parole il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha messo fine alla polemica che stava tenendo banco sulla cronaca cittadina, da un paio di giorni e che ha visto protagonista l’assessora all’Urbanistica, coordinamento progetti Recovery Plan, piano di gestione UNESCO, innovazione tecnologica, sistemi informativi e smart city, che a sorpresa in consiglio comunale aveva rispolverato l’ipotesi di una tramvia di Firenze che passasse per il centro storico.

In podcast Le dichiarazioni del Sindaco Nardella raccolta da Chiara Brilli

La decisione del Sindaco arriva infatti dopo le polemiche innescate lunedì dalle parole di Del Re sulla necessità di far arrivare la tramvia fino al cuore del centro storico, al Duomo, questione sempre esclusa da Nardella e non presente nel programma di mandato, seguite ieri da tensioni con il primo cittadino che ha evidenziato che dal suo assessore si sarebbe aspettato “una smentita tempestiva, secca, breve e inequivocabile”. Per Nardella “aver messo come argomento di discussione” il tema del passaggio della tramvia dal Duomo “significa aver aperto un conflitto insanabile col sindaco e l’amministrazione della città”.

L’assessora Cecilia Del Re, non fa più quindi parte della giunta guidata dal sindaco Dario Nardella, la comunicazione ufficiale è arrivata oggi dallo stesso Nardella, che stamane di primo mattino aveva convocato i giornalisti in Sala di Lorenzo a Palazzo Vecchio.

Un avviso che qualcosa stesse per succedere era arrivato dopo che le scuse a riguardo dell’assessora Del Re arrivate ieri non avevano diminuito le tensioni con il primo cittadino che aveva evidenziato che dal suo assessore si sarebbe aspettato “una smentita tempestiva, secca, breve e inequivocabile”. Per Nardella “aver messo come argomento di discussione” il tema del passaggio della tramvia dal Duomo “significa aver aperto un conflitto insanabile col sindaco e l’amministrazione della città”.

“Tengo le deleghe” revocate all’assessora Del Re “fino a quando è necessario tenerle, perché ovviamente il Piano operativo è stato soltanto adottato, e ora c’è una fase abbastanza complessa con la quale dobbiamo continuare – ha detto Nardella, che dunque da oggi assume le deleghe a urbanistica, innovazione tecnologica e sistemi informativi, coordinamento dei progetti per il Recovery plan, Smart city e piano di gestione Unesco – Ho preso le deleghe proprio perché non voglio perdere un minuto – ha proseguito il sindaco – non voglio perdere un solo minuto, nel lavoro che va fatto su tutta la fase delle osservazioni legate al Piano operativo, che dobbiamo approvare nei tempi previsti perché è un documento molto importante per la vita della città. Quindi voglio rassicurare tutte le forze economiche, sindacali, sociali cittadine del fatto che il Piano operativo va avanti, e mi prendo le deleghe proprio per dare la massima garanzia di questo impegno”.

“Mi assumo la responsabilità di questa decisione che ho preso pensando esclusivamente ai miei cittadini, perché mi hanno dato un mandato: i cittadini danno un mandato al sindaco, e il sindaco sceglie i propri collaboratori”.

“Mi assumo la responsabilità politica e istituzionale di questa scelta – ha aggiunto -, non voglio caricare il partito di una decisione che deve essere del sindaco, come è scritto nelle leggi”. “Se il partito vorrà esprimere la propria opinione lo farà”, ha spiegato Nardella in conferenza stampa, raccontando ai giornalisti di aver informato “i vertici del partito regionale, provinciale e locale. Stiamo parlando di Firenze, non del governo nazionale, stiamo parlando del riassetto della giunta: non ho mai, in questi nove anni, informato i segretari nazionali delle mie scelte”. Gli assessori, ha aggiunto il sindaco, “li ho scelti non perché mi siano stati imposti da capibastone, da gruppi di potere o da partiti politici, lo dico chiaramente”.

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