Il verde al centro della progettazione urbanistica ed un ruol centrale delle donne per ripensare gli spazi pubblici in maniera inclusiva. Sono questi i cardini della proposta città spugna immaginata da Cecilia Del Re, candidata sindaca di Firenze per Firenze Democratica, che, a questa idea, ha lavorato insieme a Gea Marella Volpe, ingegnera ambientale e candidata capolista al prossimo Consiglio comunale.
“Il verde non può essere uno spot, come gli aranci in via Cavour, ma deve stare all’interno di una strategia e di una progettazione complessiva” lo afferma Cecilia Del Re, animatrice e candidata sindaca della lista Frienze Democratica. Che tra le altre cose propone di interrare una parte di Viale Belfiore (oggi una delle maggiori isole di calore di Firenze, in overdose di cementificazione), cerando un grande giardino urbano, realizzato con materiali in grado di assorbire l’acqua piovana e utilizzarla per alimentare piante, piazze d’acqua e sistemi di irrigazione. Ma anche con pannelli solari di ultima generazione in grado di azzerare i consumi e dare energia all’impianto di illuminazione e non solo. Mentre  le automobili che continueranno a transitare al di sotto di questo giardino.
Il progetto della città spugna è stato presentato  da Del Re questa mattina presso Manifattura Tabacchi, alla presenza di altre due candidate al Consiglio comunale nella fila di Firenze Democratica, Maria Chiara Pozzana, architetta paesaggista, e Chiara Moretti, dottoranda in Architettura presso l’Università di Firenze.
“La città spugna è la città del futuro – sottolinea Del Re –, ma alla quale bisogna cominciare a lavorare in maniera sistemica già da oggi. Da assessora ho mappato per la prima volta le isole di calore in città , ma ora serve un passo ulteriore. L’attuale amministrazione, dopo aver parlato di ambiente durante la campagna elettorale del 2019, ha rinunciato persino a presentare il Piano del verde pubblico e questo è molto grave: occorrono interventi di sistema e non spot. Là dove oggi ci sono isole di calore e aria irrespirabile, noi vogliamo realizzare giardini con pannelli solari, giochi per bambini, un arredo urbano di qualità e tanto, tanto verde, indispensabile ad assorbire i veleni della caotica vita cittadina e restituire ossigeno. Tutto questo in un perfetto sistema di riciclo delle risorse finite come l’acqua, tanto preziosa e troppo spesso dispersa”.
“L’urbanistica di Firenze finora era sempre stata progettata da uomini – conclude Del Re –: il nostro è un progetto interamente studiato da professioniste donne e pensato per migliorare la qualità della vita delle persone e proteggere l’ecosistema. Una città spugna, una città sana, una città circolare”.
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