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🎧 Detenuto tenta il suicidio a Livorno, è grave

carcere Dogaia prato

🎧 Un detenuto di 35 anni, sposato e con tre figli, la scorsa notte ha tentato di uccidersi impiccandosi nella sua cella del carcere di Livorno.

Ancora un tentato suicidio dietro le sbarre. È avvenuto la scorsa notte nel carcere delle Sughere. A poche ore dal suicidio del 21enne recluso a Cosenza che avrebbe finito di scontare la sua pena nel maggio del 2027, ma ha deciso di farla finita domenica sera impiccandosi nella doccia della sua cella. Stessa dinamica e tentativo di togliersi la vita per il 35 enne in carcere a Livorno.  “Le carceri sono ormai luoghi di morte, più che di risocializzazione, l’esatto opposto di ciò che richiede la costituzione,” ha dichiarato Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria

In Italia sono stai 49 i suicidi nel 2024, cui vanno aggiunti 5 agenti che si sono suicidati.
Un record tragico che potrebbe superare ogni statistica precedente mentre il 17 luglio, la Camera dei Deputati si appresta a votare la proposta di legge Giachetti-Bernardini sulla “liberazione anticipata speciale”. Una misura che prevede l’aumento dei giorni di sconto di pena per buona condotta da 45 a 60 giorni ogni sei mesi.  La proposta, tuttavia, arriva in aula senza relatore, segno di un consenso politico ancora fragile. Nel frattempo, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, continua a promettere un decreto “entro fine luglio” per affrontare l’emergenza, rischiando di incorrere in nuove condanne da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

L’analisi realizzata dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ci dice che il  24% aveva precedentemente messo in atto almeno un tentativo di suicidio.  Delle persone morte il 41% era stato giudicato in via definitiva e condannati. il 37 % erano in attesa di primo giudizio. È stata quindi analizzata la durata della permanenza presso l’istituto nel quale è avvenuto l’evento: risulta che il 50%, si è suicidato nei primi sei mesi di detenzione; di questi, 20 nei primi tre mesi dall’ingresso in istituto e 5 entro i primi 15 giorni.
L’ultimo tentativo in Toscana che vede il 35 anni detenuto a Livorno ricoverato in gravi condizioni era entrato in carcere da venti giorni ed era in attesa di giudizio.

“Non ci sono stati mai così tanti suicidi nei primi sei mesi dall’inizio di un nuovo anno, né tra gli agenti, né tra i detenuti: è un record negativo che li accomuna, perché completamente dimenticati dallo Stato”. Così il segretario del Sindacato di polizia penitenziaria (Spp), Aldo Di Giacomo.

 

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