Site icon www.controradio.it

Difensore civico Toscana: 1940 istanze 2020, 152 su Covid

omicron

Copyright: imagoeconomica

Nel 2020 le istanze presentate al Difensore civico della Toscana sono state 1.940 contro le 1.827 del 2019; 152 sono riferite a pratiche legate al Covid

È stato presentato il rapporto di fine anno del difensore civico, l’ente chiamato a intervenire a difesa dei diritti della cittadinanza nei rapporti con le amministrazioni pubbliche operanti in Toscana e con i privati che gestiscono pubblici servizi. I numeri delle istanze presentate nel 2020 sono state 1.940, in aumento rispetto alle 1.827 dell’anno precedente: 152 sono relative a pratiche legate al Covid.

Non sono tutte non legate ad una singola istanza, ma ad esempio ai problemi per i tempi di attesa per i tamponi, le criticità nel gestionale di prenotazione, le mancate comunicazioni di fine quarantena, il tema del contagio quale infortunio sul lavoro.

Per la sanita’ si parla anche di accesso alle prestazioni dopo la ripartenza post lockdown (riabilitazione, percorsi oncologici, mancata riprogrammazione di esami); percorsi per le categorie protette; assistenza psichiatrica; funzionamento dei reparti di terapia intensiva.

Per il sociale e i servizi socio assistenziali, invece le pratiche riguardano i servizi di assistenza agli anziani, i diritti di visita dei propri cari in ospedale e in RSA; la somministrazione e carenza dei vaccini antinfluenzali.

I problemi causati dal coronavirus riguardano anche altri settori interessati dalle istanze, ad esempio disservizi sulla raccolta dei rifiuti e corretta modalita’ per la raccolta dei rifiuti per malati da Covid. Problemi negli enti per il corretto svolgimento dello smart working nel settore lavoro e modalita’ di svolgimento della didattica a distanza nell’istruzione e poi conflitti familiari e relativi servizi di assistenza sociale.

Tra le istanze presentate nel 2020, 53 riguardano il settore ambiente (55 nel 2019), 277 l’assetto istituzionale (314 nel 2019), 13 l’immigrazione (19 nel 2019), 29 le attivita’ produttive (16), 37 l’istruzione (28), 93 il lavoro (78), 211 l’ordine finanziario (240), 57 le politiche sociali (43), 213 la sanita’ (176), 267 i servizi pubblici (234), 196 il territorio (211), 220 le conciliazioni per il servizio idrico (322), 6 per le altre attivita’ (3), 181 quella ancora in via di definizione e 87 quelle del Tribunale dei minori (88).

Il rapporto dà anche conto dell’attività del difensore civico sul territorio: nel 2019 sono
stati aperti 6 sportelli decentrati a Pistoia, Arezzo, Siena, Pisa e 2 sub-provinciali a Sinalunga (Siena) e Ponsacco (Pisa). Nel 2020 l’emergenza sanitaria ha bloccato l’apertura degli sportelli a Grosseto, Prato, Livorno e Lucca che sarà attuata nel 2021 insieme a quelli di Massa, Carrara e all’Isola d’Elba (Livorno), per un totale di 13 presidi.

“Il nostro ruolo – ha detto il difensore civico regionale Sandro Vannini – è quello di rimuovere gli ostacoli amministrativi con volontà e buon senso, prima con la moral suasion, poi, tenacemente e reiteratamente, con l’insistenza del pubblico dipendente che comprende le angosce del cittadino”.

“Il ruolo del difensore civico – ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – non è solo quello di difendere i cittadini ma anche quello di creare legami profondi
tra cittadini e istituzioni. Il lavoro del difensore ha dato grandi risultati e va esattamente nella linea in cui io voglio portare avanti questo mandato”.

Exit mobile version