Sì, sì, sono uguali agli AC/DC. E allora? Ogni tanto facciamoci anche due risate, no? Del resto il gioco è scoperto, scopertissimo “volevamo fare fare un disco che suonasse come uno di quei classici album della fine degli anni ’70 in pieno stile “Oz Rock” australiano, che è sempre stato di grande ispirazione per la band”.
Nessun significato nascosto, nessun riferimento trasversale, è semplice rock ‘n’ roll diretto e pungente, quello che puzza di gomma bruciata, di perdite di benzina e valvole incandescenti. Non ci sono ballad, né chitarre acustiche, né tastiere. 10 brani, 30 minuti di musica. Schietto e letale, essenziale, ridotto a quei pochi elementi che servono davvero al rock ‘n’ roll: chitarre violente, bassi pesanti e una voce “carica”. I brani ci sono e funzionano.
Il disco, il quinto degli Airbourne, è uscito il 25 ottobre su Spinefarm Records, l’artwork del disco è nato dalla collaborazione tra Matt Read di Combustion Ltd e Sean Tidy di Design House Studio Ltd. Per “Boneshaker“, i rocker australiani Airbourne hanno collaborato con il miglior produttore di Nashville, Dave Cobb, che ha lavorato con Chris Stapleton e alla colonna sonora del film A Star Is Born.