Torna dopo la pausa estiva il “Disco della Settimana”, e torna con uno di quei dischi che sentite “solo su Controradio”. “Spirituosa”, degli svedesi Lycantropi, è un tripudio di folk rock, psichedelia, hard rock e un pizzico di occultismo.
Dai boschi scuri di Värmland, in Svezia, la band folk rock Lykantropi costruisce un mondo fatto di luci e ombre, di forze oscure e misteriose storie del passato. Evocative armonie vocali di chiara matrice weastcoastiana (Jefferson Airplane, CSNY, H.P. Lovecraft, Shocking Blue, ma anche Mamas and Papas) si scontrano con solidi riff di chitarra memori di Jethro Tull, Coven, Black Sabbath o Blue Öyster Cult). Il risultato può ricordare alcuni episodi dei Motorpsycho (Go To California, Spin Spin Spin) ma arricchiti dalle splendide voci femminili.
Lykantropi sono stati creati nel 2013 dal cantante e chitarrista Martin Östlund. Nel 2017, la band ha pubblicato l’omonimo album di debutto (“Lykantropi”), che contiene il primo singolo di successo “Black Old Stone”, registrato in presa diretta in studio e masterizzato da Martin Konie Ehrencrona (The Oath, In Solitude, Dundertåget).
“Spiritousa” il secondo lavoro, che ha mantenuto intatto lo spirito dell’album precedente, contiene i potenti singoli “Wild Flowers” e “Vestigia” ed esce su Despotz Records.
Membri:
Martin Östlund – Voce & Chitarra
My Sohlin – Voce
Ia Öberg – Flauto & Voce
Elias Håkansson – Chitarra & Voce
Pär Nordvall – Chitarra & Voce
Tomas Eriksson – Basso
Ola Rui Nygard – Batteria
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NDR: Ah, certo. Va da sé che non troverete traccia del disco sulla stampa specializzata italiana, troppo impegnata a recensire l’ultimo “capolavoro” dell’epoca di Spotify o ad analizzare il fenomeno “Carote”.