Soul, afrobeat, funk e gospel su un’etichetta indipendente londinese semisconosciuta. Con questo quinto album nel giro di pochi mesi i Sault, misterioso collettivo con base a Londra, composto da artisti di cui non conosciamo esattamente né i nomi né i volti, si conferma essere una delle realtà musicali più interessanti degli ultimi mesi.
Abbiamo giusto qualche indizio su alcune delle identità che stanno dietro questo collettivo, tra cui Dean Josiah Cover (aka Inflo) che compare come produttore delle più interessanti produzioni r&b degli ultimi anni come i Jungle, Little Simz e l’ultimo disco di Michael Kiwanuka, la cantante inglese Cleo Sol e da Chicago Kid Sister (Melisa Young), ma la lista è sicuramente più lunga e mutevole.
UNTITLED (Rise) è il quinto album del collettivo britannico SAULT, disponibile dal 18 settembre 2020 (su Forever Living Originals). Il disco, composto da 15 tracce, segue a tre mesi esatti di distanza il precedente UNTITLED (Black Is), e prosegue sulla scia di un richiamo diretto ed variegato alle radici della black music e della sua costante evoluzione attraverso i decenni. Le tematiche sono in esplicito riferimento ai fatti di cronaca che hanno agitato gli Stati Uniti e il mondo occidentale dall’esplosione del movimento Black Lives Matter in poi. Nessuna sorpresa che l’album sia accolto ottimamente dalla stampa internazionale; qui la recensione su The Guardian.