“Visits From Future Technology” è il secondo album solista, a distanza di una ventina d’anni dal precedente “Amateur Night In The Big Top”, di Shaun Ryder, figura ormai leggendaria della Madchester degli Happy Mondays, artefici della rinascita della club culture nei tardi anni ’80. “Nel mio delirante cervello colpito da disturbo da deficit di attenzione iperattività questo è il mio Sgt. Pepper, pieno di canzoni variegate”.
In pista da quarant’anni, dalla fondazione degli Happy Mondays, Shaun Ryder ha una produzione musicale tutto sommato contenuta, cinque album in studio con la sua prima band, tre con i Black Grape e due da solista, compreso il nuovo Visits From Future Technology.
L’album contiene un variegato mix di stili, diretto, giocoso e “catchy”, tra funk, Madchester, sixties, reminiscenze clashiane e i consueti fumi lisergici. “Nel mio delirante cervello colpito da disturbo da deficit di attenzione iperattività questo è il mio Sgt. Pepper, pieno di canzoni variegate”. E’ il nostro Disco della settimana.
Recentemente a Ryder è stata diagnosticata una forma grave di disturbo da deficit di attenzione e iperattività, «mi dicono che i miei testi siano pieni di metafore. Credo sia vero, anche se onestamente ho dimenticato quale sia la definizione di ‘metafora’. Ho cominciato a drogarmi a causa del disturbo da deficit dell’attenzione, ero un diverso e mi sentivo normale quando prendevo droghe»
Bez, suo sodale negli Happy Mondays ha rivelato come Ryder abbia scritto nuova musica anche con Noel Gallagher sebbene questo materiale non sia presente nella tracklist.