“Non mi faccio toccare da un medico straniero”. E’ la frase che avrebbe pronunciato l’ex assessore pratese Roberto Caverni, imprenditore 71enne, indagato per oltraggio a pubblico ufficiale con l’aggravante della discriminazione razziale. La notizia è stata riportata dai quotidiani ‘La Nazione’ e ‘Il Tirreno‘.
La vicenda, secondo quanto riferiscono i quotidiani, risalirebbe allo scorso mese di luglio quando l’uomo era ricoverato all’ospedale Santo Stefano a seguito di un intervento chirurgico; il medico, non avrebbe ‘digerito’ le parole dell’ex assessore del comune di Prato e, dopo una quindicina di giorni, l’avrebbe querelato.
Le indagini sono state chiuse e a breve Caverni riceverà l’avviso di garanzia presso il suo legale, l’avvocato Francesco Querci. Secondo quanto ricostruito dalle indagini il 71enne si sarebbe lamentato del dolore e avrebbe chiesto l’intervento di un medico e, in quel momento, nel reparto l’unico presente era il dottore straniero. I testimoni e lo stesso medico hanno riferito che l’uomo avrebbe iniziato ad agitarsi dicendo di non voler essere medicato da lui; il paziente si sarebbe poi calmato solo dopo l’arrivo di una dottoressa italiana che lo avrebbe poi medicato.
“Non ricordo quello che ho detto. Era il giorno dopo l’operazione e ero ancora sotto anestesia. Avevo dolori fortissimi e urlavo. In quel reparto – ha spiegato Caverni – ci sono persone sottoposte a interventi chirurgici. Sono tutti mescolati e lo specialista per ciascuna patologia passa una volta al giorno. Per il resto del tempo non si vede nessuno. Ho solo preteso che mi curasse un medico qualificato. Non vedo l’ora di andare di fronte al giudice a dare la mia versione dei fatti”.