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🎧 Divieto di stazionamento. “Se manca l’organico sono provvedimenti che non aumentano sicurezza”

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Foto Controradio

Divieto di stazionamento nel parco delle Cascine, della Fortezza da Basso e della stazione di Santa Maria Novella a Firenze fino alla zona di via Finiguerra per coloro “che si rendano responsabili di condotte aggressive, determinando un concreto pericolo per la sicurezza pubblica”. Lo decreta un’ordinanza della prefetta di Firenze. Provvedimento “contingibile e urgente”, in vigore 6 mesi.

“Dall’ultima visita del ministro dell’Interno a Firenze di pochi giorni fa, l’organico totale della città anziché aumentare si è ridotto ancora mentre le attività di controllo aumentano. Queste nozze con i fichi secchi non possono determinare un aumento della sicurezza dei cittadini”. commenta Riccardo Ficozzi, segretario generale SIULP Firenze (AUDIO)

 

“Il Siulp fiorentino accoglie con favore l’odierna ordinanza del prefetto di Firenze ritenendo fondamentale, come da sempre sostenuto, che in questa città vengano poste in essere nuove ed ulteriori attività concrete per il contrasto alla criminalità ed alla microcriminalità. Purtroppo, però, a fronte di buoni propositi riportati su carta, resta irrisolta la madre di tutti i problemi che consta nell’organico degli operatori della polizia di Stato, a Firenze già storicamente insufficienti, che vengono e verranno utilizzati per far sì che siano rispettate ordinanze e provvedimenti”. Così il sindacato di polizia.

“Infatti, a fronte di lodevoli idee e proposte annunciate, successivamente riportate su atti formali, non corrisponde un incremento di organico che, anzi, al di là di grandi proclami, continua inesorabilmente a depauperarsi – aggiunge in una nota il Siulp di Firenze -. Ed è così che, già dall’ultima visita del ministro dell’Interno a Firenze di pochi giorni fa, l’organico totale della città anziché aumentare si è ridotto di almeno cinque operatori, a cui se ne sommeranno altrettanti alla fine del mese corrente determinando la conseguenza che, nuove attività quali la recente istituzione di pattuglie appiedate sono andate ad essere incardinate in capo agli stessi operatori di volante che quotidianamente già presidiavano il territorio”.

Nella stessa direzione, osserva ancora il Siulp fiorentino, “pare verrà incardinato in capo a quegli stessi operatori anche il servizio a bordo delle linee tranviarie cittadine. È del tutto evidente che la soluzione del problema non può risiedere nello spostare lo stesso personale da un servizio ad un altro, perché ciò avrà come unica conseguenza quella di cercare di arginare un problema determinandone un altro. Queste nozze con i fichi secchi, a parere del Siulp non possono determinare un aumento della sicurezza dei cittadini che passa attraverso idee e provvedimenti che per non essere dei meri slogan devono imprescindibilmente fare il paio con investimenti concreti in termini di personale, mezzi e risorse”.

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