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Domanda per reddito di inclusione, Cgil lancia l’allarme

Fuso (Cgil Toscana): “Senza nuove risorse i Caf non potranno retribuire gli operatori, situazione drammatica: Comuni e Anci incalzino il Governo. Serve una convenzione Caf-Comuni”

“Dal 1° dicembre è possibile presentare la domanda per il Reddito di Inclusione (ReI) presso i Comuni. Sulla carta tutto è pronto e a posto, peccato che i Comuni abbiano difficoltà a prendere in carico le domande di accesso al ReI fino dall’inizio del percorso.

La modulistica necessaria alle domande è complessa e i Comuni non sono in grado di assistere nella compilazione delle domande. In questi casi il rischio di errore è piuttosto elevato, così come l’eventuale rifiuto delle domande.

I Comuni per ovviare a questa difficoltà indirizzano i richiedenti per la compilazione verso altre strutture, tra cui il sindacato. Ma ciò non è corretto per due motivi: uno, l’assenza al momento di convenzioni tra i Comuni e le Organizzazioni Sindacali per rendere effettive le domande attraverso la compilazione di una modulistica complessa; l’altro, il fatto che il sindacato dovrebbe fornire la necessaria certificazione ISEE senza alcun compenso dovuto.

Se in Legge di Bilancio non ci saranno le risorse necessarie i Centri di Assistenza Fiscale non potranno retribuire gli operatori addetti a questo servizio. Questa situazione va avanti da circa due mesi ed ora diventa più drammatica. E’ necessario che i Comuni e l’ANCI Toscana sottopongano al Governo e al Parlamento la necessità di risorse adeguate per esercitare un obbligo di legge, in questo caso per presentare la domanda e ottenere, se di diritto, il ReI.”

Firmato: Mauro Fuso, segreteria Cgil Toscana

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