Tiziano Renzi e Laura Bovoli, agli arresti domiciliari da due giorni nella loro abitazione di Rignano, compariranno lunedì 25 febbraio davanti al gip Angela Fantechi. La data dell’interrogatorio di garanzia è stata comunicata ieri nella tarda serata ai difensori e confermata stamani da fonti del palazzo di Giustizia. Non è invece chiaro dove la coppia sarà sentita: possibile che venga scelto un luogo diverso dalla procura per evitare l’assalto di telecamere e giornalisti.
Porte e persiane chiuse a casa dei genitori di Renzi a Torri di Rignano sull’Arno (Firenze) che ieri è stata ”presidiata” per tutta la giornata da una folla di giornalisti e tv. Oggi il ”presidio” mediatico è notevolmente ridotto, sul posto solo qualche cronista e cameraman. Dall’esterno l’abitazione di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, una palazzina di tre piani in campagna dove i coniugi sono agli arresti domiciliari, sembra come disabitata: solo la macchina parcheggiata davanti alla porta d’ingresso rivela la presenza di persone in casa.
“Vorrebbero giudicarci tutti nelle piazze populiste e aspettare un mio fallo di reazione. C’è una tale campagna di odio contro di me… Lo sanno anche i sassi dove vogliono andare a parare. Però è da vigliacchi mettere in mezzo la mia famiglia. Se la prendessero con me, avessero questo coraggio. Io sto qui, non mi muovo e non ho paura”. Lo afferma l’ex premier Matteo Renzi in un colloquio con il Corriere della Sera, in cui commenta la vicenda giudiziaria che coinvolge i suoi genitori. “Hanno messo al gabbio mia madre, di più non potevano fare. Ora loro hanno finito e inizio io”. “Se anche i miei venissero condannati, e così non sarà, riceverebbero comunque una pena meno pesante dell’arresto, così dicono gli avvocati. E quindi perché metterli ai domiciliari? Solo per lo spettacolo mediatico”, osserva Renzi, secondo cui “tutta questa storia si rivelerà un boomerang”. “Anche se in tanti cercano parole di consolazione, io conosco la verità che nessuno vuole dire. Se non avessi fatto politica, oggi i miei genitori non subirebbero questo”, ribadisce Renzi. “Se loro sono in questa situazione umiliante è colpa del mio impegno politico di questi anni”.
“Secondo le illazioni di Renzi il tentativo sarebbe stato non tanto di interferire sulla politica, quanto sulla distorsione dell’informazione per offuscare mediaticamente un altro caso: siamo davanti a un’inedita declinazione del complottismo della magistratura”. Così il pm Eugenio Albamonte, ex presidente dell’Anm, in un”intervista alla Stampa: nessuna giustizia a orologeria. “In questo momento non riesco a capire quale sarebbe il passaggio politico che riguarda Renzi: non mi sembra sia candidato alla segreteria del Pd, che sia presidente del Consiglio, che sia particolarmente esposto politicamente. Mi sembra si stia ritagliando spazi più che altro nel mondo della cultura”, osserva Albamonte. “Io piuttosto ribalterei questa domanda: non sarà per caso che la politica, invece di utilizzare argomenti propri per contrastare avversari, o in qualche caso alleati, strumentalizza l”azione giudiziaria facendone argomento principale del dibattito politico anziché lasciarla al suo posto?”. “La verità – conclude il pm – è che per non avere la magistratura tra i piedi, bisognerebbe non delinquere”.
“Io mi chiedo come facciano certi politici, di qualsiasi colore, a rimettere in campo ciclicamente la questione della giustizia ad orologeria. Se pensiamo da quanti decenni avviene questa storia, usando gli stessi termini lessicali, già questo dimostrerebbe l”assurdo. Si deve immaginare una giustizia che con un piano, magari eterodiretto chissà da chi, pensi a colpire tutti i partiti politici, ma quale sarebbe lo scopo? Sono affermazioni che fanno ridere. Sono abbastanza contrario alle dietrologie e ai misteri. Si immagini in questo caso”. Lo ha detto ad Agorà Rai Tre l’ex procuratore di Torino Armando Spataro a proposito del provvedimento di arresti domiciliari dei genitori Renzi. “Il giustizialismo – ha detto ancora – si è affermato nel dibattito pubblico per una pessima abitudine dei certi politici ad offendere la magistratura. Il Giustizialismo ha ormai un significato negativo, repellente, che io non sopporto. E inviterei chiunque a farne a meno”.