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Don Biancalani: “Vogliono usare il covid per smantellare Vicofaro”

Disobbedisco e accolgo vicofaro

Intervista con il parroco di Vicofaro DON MASSIMO BIANCALANI, l’Asl di Pistoia ha al vescovo e allo stesso Biancalani “di  provvedere con urgenza allo sgombero dei locali, visto la situazione di forte assembramento che può costituire un pericolo in questo momento di pandemia”

 

 Lunga riunione stamani in prefettura a Pistoia dedicata a caso Vicofaro, la parrocchia di don Massimo Biancalani finita spesso al centro di polemiche per la modalità di accoglienza, contestate dai parrocchiani e dai residenti della zona circostante. Il tavolo si è sciolto con l’obiettivo di aggiornarsi al più presto per trovare una soluzione all’emergenza dettata dalla presenza di circa 200 migranti nei locali della parrocchia di Vicofaro e dopo che l’Asl aveva chiesto al vescovo e a don Biancalani, gestore del centro di accoglienza di provvedere con urgenza allo sgombero dei locali, visto la situazione di forte assembramento che può costituire un pericolo in questo momento di pandemia. Al tavolo hanno preso parte, oltre al prefetto, l’Asl, con il direttore generale, il sindaco di Pistoia, rappresentanti della Regione Toscana e della Curia e le forze dell’ordine. Una decisione sul ricollocamento dei migranti potrebbe arrivare già in serata. Intanto il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi ribadisce le preoccupazioni dell’amministrazione, per una situazione che ormai va avanti da tempo. “Le nostre aspettative – ha dichiarato il sindaco Tomasi – sono quelle di eliminare il problema legato al Covid e al sovraffollamento. Questa per noi è l’emergenza primaria, per me in particolare, in quanto responsabile massimo della salute dei miei concittadini”.

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